“L’INTERROGAZIONE – Con l’interrogazione al sindaco del 23 settembre scorso, chiesi al sindaco perché nel pregevole ossario del cimitero comunale, chiuso per problemi di stabilità dal giugno 2019, non fossero ancora cominciati i lavori di restauro. Il progetto esecutivo fu infatti approvato dalla Giunta comunale il 17 novembre 2020 e venne inserito nel Piano degli investimenti per essere realizzato nel primo semestre del 2021 col finanziamento di 300 mila euro. All’ingresso cimiteriale di via Baiona, di fronte all’ossario, resiste beffardamente l’avviso ai visitatori di allora, in cui si legge: “A breve avranno inizio i lavori di restauro e consolidamento dell’ossario presso il cimitero monumentale di Ravenna. La durata stimata dei lavori è di 240 giorni”. Nell’interrogazione diedi atto che la procedura per l’affidamento dei lavori era andata per le lunghe e che solo nel febbraio 2022 era stato possibile aggiudicare l’appalto ad un’impresa. Si confidava che, essendo di otto mesi la durata fissata per i lavori, l’ossario fosse restituito ai suoi molti visitatori con le successive festività dei morti. Giunti però quasi a fine settembre, rilevammo che i lavori non erano ancora iniziati, senza che se ne sapessero le ragioni.

LA RISPOSTA – La risposta, in data 4 ottobre, dell’assessora ai Lavori pubblici Del Conte (allegata), al di là delle due procedure per l’affidamento dell’appalto, tra il 24 maggio e il 21 luglio 2021, che erano state infruttuose, si è dilungata sui noti effetti negativi della pandemia sul mercato dell’edilizia (difficoltà di approvvigionamento delle materie prime e “vertiginosa impennata dei loro costi”), attribuendo loro un ritardo “non prevedibile” nell’avvio dei lavori. Nonostante l’impresa appaltatrice avesse accettato le condizioni dell’appalto quando già le difficoltà di mercato erano largamente scontate e molte opere pubbliche e private siano state nel frattempo compiute anche a Ravenna, avevo registrato una prima risposta all’interrogazione, resa dall’assessora il 24 settembre 2022, secondo cui i lavori sarebbero iniziati entro il 10 settembre (“entro un paio di settimane inizieranno i lavori per il recupero dell’ossario”), al punto da rassicurare che “il cantiere sarà allestito in modo tale da non creare disagi a chi verrà al cimitero per salutare i propri cari, in particolare a novembre, in occasione delle celebrazioni dedicate ai defunti”.

LA REALTÀ – Il problema non si pone neanche. Del cantiere non s’è visto niente. Tutto è come mostrava la foto del 2019. Sono testimone della delusione espressa dai visitatori del cimitero, già numerosi in vista dell’1 e del 2 novembre, che speravano di vedere almeno iniziate le attività di restauro volte a ripristinare l’accesso al luogo sacro dove giacciono le ossa dei loro cari. Più grave è la cronica assenza di informazione corretta di cui l’amministrazione comunale gratifica i cittadini circa i ritardi, ormai sistematici, con cui le opere pubbliche vengono effettuate rispetto agli impegni contrattuali sottoscritti dalle imprese esecutrici dei lavori. Non è colpa della pandemia.”