“Dopo il danno, le beffe. Fine d’anno catastrofica per i 2.800 abitanti di Savarna e dei paesi di Grattacoppa, Torri e Conventello connessi.

 

IL PONTE GRATTACOPPA

L’incontro del 29 novembre a Savarna tra il sindaco e una sparuta parte dei cittadini ha solo confermato che la riapertura del Ponte Grattacoppa avverrà “più verso Pasqua che a Natale”, come avevamo titolato già il 14 ottobre: cioè oltre tre anni dall’avvio dei lavori, anziché uno, come il Comune aveva giurato. Il progetto sbagliato dal Comune fin dall’inizio; la sua correzione avvenuta fuori tempo massimo, addirittura a fine settembre 2022; penali che l’impresa dovrà pagare per ragioni che respinge; addebiti rivolti a sua volta dall’impresa al Comune; contenziosi che verranno al pettine più avanti. Tutto ciò è stato sempre raccontato nei particolari da Lista per Ravenna molto in anticipo, con 13 interventi pubblici distribuiti tra il 1° settembre 2020 e il 20 novembre 2022, quasi un libro. Scaduto a Santo Stefano il sesto ed ultimo termine concesso dal Comune perché il nuovo ponte gli fosse consegnato, si può solo sperare che l’impresa si affretti a finire, comunque non oltre il 23 marzo, “suo” termine dichiarato, salvo condizioni climatiche avverse. Qualcuno di Savarna si é detto soddisfatto dell’atteggiamento responsabile espresso in quell’incontro dal sindaco e dall’assessora ai lavori pubblici, anche perché condito con la “buona notizia” che sarebbe stata “terminata entro fine anno la rotonda della Molinazza”.

 

LA ROTONDA DELLA MOLINAZZA

Questa rotonda, cavallo di battaglia di Lista per Ravenna, è invocata da anni in zona perché l’incrocio di via Molinazza con le vie Basilica e Fenaria Vecchia è gravemente pericoloso e causa di frequenti incidenti. Da quando il passaggio sul Ponte Grattacoppa è stato interrotto, la massima parte del traffico locale è però obbligata a passare da lì, con grave sovraccarico dei flussi circolatori e conseguente rischio della pelle. L’11 ottobre scorso, il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno del sottoscritto che impegnava il sindaco, in qualità anche di presidente della Provincia, ad attivarsi a fondo affinché la rotonda fosse “realizzata entro il 2022, rispettando i tempi preannunciati dall’amministrazione comunale stessa”. In effetti, l’opera era compresa nel piano comunale degli investimenti da realizzare nel 2022 insieme ad un’altra rotonda del forese sud, grazie ad un accordo con l’amministrazione provinciale approvato dalla Giunta de Pascale il 28 settembre 2021, finanziato per un importo totale massimo di 800 mila euro a carico della Provincia e di 360 mila a carico del Comune.

Il 2022 si chiude invece senza che la rotonda della Molinazza sia stata neppure iniziata. La spiegazione c’è. Nel pomeriggio del 29 novembre, prima che de Pascale andasse poi all’incontro di Savarna, il Consiglio comunale aveva infatti approvato, col voto contrario della sola opposizione, una variazione al bilancio in base alla quale l’intervento è stato cancellato dal 2022 e trasferito, per due metà, nel 2023 e nel 2024. Può anche darsi, pur non essendo scritto, che venga data precedenza alla rotonda della Molinazza. Speriamo anche che si avveri la nuova previsione, circolante a Savarna, sull’ inizio dei lavori ai primi di questo gennaio e la fine in aprile. Ma l’accordo, che vincola entrambi gli enti capeggiati da de Pascale, prescrive che il progetto definitivo debba essere fatto dalla Provincia e approvato poi dalla Giunta comunale, e questo non è ancora avvenuto. Impone pure che le due parti approvino una convenzione attuativa che definisca “i tempi di attuazione della progettazione esecutiva”, anch’essa ancora inesistente. Dopodiché, andrà esperita la procedura per affidare l’appalto dei lavori, dei quali non si conosce ancora la durata prevedibile. Meglio non scommetterci sopra.

 

LA PIASTRA POLIVALENTE DI SAVARNA

Le ultime notizie sono negative anche per la piastra polivalente attiva presso il campo sportivo di Savarna, volta a diventare la palestra di tutte le realtà sportive e atletiche del territorio, particolarmente per le scuole. La sua copertura fu distrutta da una tempesta nella prima parte del 2020. Il Comune ne affidò in appalto i lavori di ricostruzione il 28 giugno 2021, con l’impegno di concludersi entro 90 giorni. Partirono il 13 luglio, procedendo però a sbalzi fino all’ultima sospensione del 19 aprile 2022. Il 24 maggio il Comune, “a causa in modo particolare dei significativi aumenti dei prezzi dell’ultimo periodo”, ha però risolto consensualmente il contratto con l’impresa appaltatrice, liquidandole 103.867 euro per i lavori parzialmente compiuti. Tutto si è così bloccato. Solo lo scorso 6 dicembre la Giunta de Pascale ha approvato il progetto esecutivo, finanziato con altri 164.890 euro, per eseguire le opere di completamento aggiornando i prezzi, “riducendo la quantità di alcune materie” e “stralciando alcune lavorazioni per consentire comunque l’utilizzo dell’impianto” appena chiuso il cantiere. I lavori saranno affidati dal Comune ad una nuova impresa con procedura accelerata. Considerati però i vari passaggi burocratici obbligatori e i 60 giorni concessi per l’esecuzione dei lavori, si potrà essere contenti se la piastra sarà agibile entro il mese di aprile, cioè a scuole ormai volte alla chiusura per il secondo anno consecutivo. Brutto capodanno a Savarna e dintorni anche per questo.”