La petizione on line lanciata da Alvaro Ancisi e condivisa da 385 cittadini, che chiede al sindaco di sperimentare il senso unico alternato di transito sul ponte Assi di via Ravegnana durante i suoi attuali lavori di restauro, è oggetto della discussione che si avrà in consiglio comunale il 9 aprile prossimo per iniziativa dei gruppi di opposizione Lista per Ravenna, Lega Nord, Forza Italia, Ravenna in Comune e CambieRà.

Il consiglio è convocato per le ore 16.00, ma, visto l’ordine dei lavori, il tema non sarà prevedibilmente discusso prima delle 17.30. I cittadini possono assistervi di persona nell’aula consiliare oppure collegandosi in diretta via internet su http://www.comune.ra.it/Comune/Consiglio-Comunale/Il-Consiglio-Comunale/Diretta-streaming-sedute.

Al termine della discussione, i consiglieri comunali saranno chiamati a votare un ordine del giorno, presentato dagli stessi gruppi di opposizione di cui sopra, argomentato in sintesi come segue.

Il divieto di transito sul ponte Assi in direzione Madonna dell’Albero/tangenziale sud, che blocca tutto il traffico in uscita da Ravenna sulla via Ravegnana, provoca intasamenti, lunghe code e conseguenti miasmi atmosferici in tutta la circonvallazione di questa parte della città, come anche a Ponte Nuovo, e particolarmente sulle varie rotonde di svincolo. Di qui la richiesta che il consiglio comunale dia mandato al sindaco e alla sua giunta di sperimentare l’introduzione del senso unico alternato, disciplinato normalmente, a beneficio anche dei pedoni e dei ciclisti, da un impianto semaforico provvisorio, ed eventualmente da agenti della polizia comunale in qualche determinato orario di punta, ad esempio nel primo mattino con le entrate a scuola o al lavoro. Definito il numero dei giorni, ad esempio una settimana, utile per raccogliere i dati necessari, l’esito della sperimentazione verrebbe comunicato e posto in discussione in un’assemblea pubblica da svolgersi presso il Consiglio di Ravenna Sud, territorialmente competente. Dopodiché, fatto un bilancio dei pro e dei contro, col metodo più trasparente e democratico, l’Amministrazione deciderebbe se mantenere l’attuale dispositivo di senso unico, oppure disporre quello alternato, come preferirebbe l’opposizione.

ACCELERARE I LAVORI. TROPPO LUNGHI OTTO MESI

Relatore della proposta, quale primo firmatario, sarà Ancisi, il quale preannuncia che, in connessione con l’argomento, chiederà al sindaco di adoperarsi per una più sollecita esecuzione dei lavori, avviati il 4 marzo scorso. A parte svariati giorni di sosta e di andamento lento, lamentati dai cittadini residenti sul posto, i lavori sono ripresi con buona intensità, rispettando sostanzialmente, come da contratto, il cronoprogramma. Otto mesi sembrano però troppo lunghi, considerando la natura dell’opera e soprattutto i disagi prodotti alla mobilità e all’economia della cittadinanza, tenendo conto oltretutto che negli ultimi tre mesi, a decorrere da settembre, il ponte sarebbe chiuso totalmente al transito. Non pare fuori luogo, considerando largamente prevalente l’interesse pubblico, chiedere che i lavori siano accelerati il più possibile, tramite turni straordinari di lavoro, riconoscendo all’impresa appaltatrice i maggiori costi della manodopera.