CRONISTORIA FASULLA

Il 26 agosto 2022 il Comune di Ravenna ha somministrato ai cittadini la buona notizia della “riapertura del fosso Fagiolo in via Baiona”, omettendo però la maggior parte di una triste verità. Era infatti il 1° agosto 2021, in piena campagna elettorale per le elezioni comunali del 5 settembre, quando aveva comunicato (link n. 1), che il giorno dopo sarebbero iniziati, con le prime operazioni di accantieramento, i lavori di risanamento strutturale su tre ponti, in via del Cimitero e in via Baiona sullo scolo Fagiolo e in via Nuova sullo scolo Lama, impegno economico del Comune 850mila euro. […] Il progetto prevede interventi di ripristino tecnologico e risanamento strutturale degli impalcati per ristabilirne la funzionalità e togliere le attuali limitazioni della portata a 33 tonnellate per i due lungo lo scolo Fagiolo e a 15 tonnellate per il ponte sullo scolo Lama, rendendo così i ponti idonei a supportare i carichi di 1ª categoria senza limitazioni di portata”. L’appalto, affidato ad una sola impresa, era accomunato dalla medesima urgenza: questi tre ponticelli ad una sola campata sopportano infatti incessantemente mezzi pesanti di portata superiore a quella sostenibile, mai controllati da nessuno: sul ponte Fagiolo di via Baiona, i bestioni stradali diretti a tutti gli impianti industriali e portuali esistenti su questa strada, da Ravenna (distretto petrolchimico ex Anic) fino a Porto Corsini (Petrolifera Italo-Rumena e Porto Crociere), passando per Marcegaglia; sul ponte Fagiolo di via del Cimitero, quelli diretti allo stabilimento Fossa Bartolo; sul ponte Lama di via Nuova di Sulo a Filetto i mezzi di trasporto agricolo. Nel comunicato era scritto che: “L’utimazione dei lavori è prevista per aprile 2022”. A quella data, altroché il 2 agosto 2021, i lavori effettivi di “ripristino tecnologico e risanamento strutturale” non erano però iniziati su nessuno dei tre ponti, senza spiegazioni né nuove indicazioni temporali.

Da una mia richiesta di chiarimenti fatta il 24 aprile 2022, ho appreso due giorni dopo che tutti i lavori erano stati sospesi dal 3 marzo stesso e che le lavorazioni effettuate, attinenti al solo ponte di via del Cimitero, erano state: allestimento del cantiere, pulizia del canale, creazione di un invaso per depositarvi il materiale scavato, interventi sulle travi centrali e di bordo per la demolizione del calcestruzzo ammalorato, la passivazione dei ferri d’armatura e il ripristino del calcestruzzo degradato. Cioè lavori preliminari o di rafforzamento dell’esistente. Nulla sugli altri due ponti.

IL PONTE SU VIA BAIONA, PIÙ FORTUNATO

Saranno state l’attenzione di Lista per Ravenna e/o soprattutto le elezioni politiche del 25 settembre 2022, ma il 27 luglio è uscito il secondo comunicato del Comune (link n. 2), col titolo “Lavori al ponte sul Fosso Fagiolo: chiuso al transito il tratto di via Baiona prossimo al cimitero monumentale dal 29 luglio al 26 agosto”, e la precisazione che “si tratta della seconda fase dei lavori che hanno riguardato […] il risanamento di un altro ponte sul Fagiolo, in via del Cimitero, e di quello sullo scolo Lama in via Nuova a Filetto”, niente affatto invece avvenuti. Venerdì 26 agosto, il terzo comunicato (link n. 3) ha annunciato la prima parziale verità: “È programmata per il pomeriggio di oggi la riapertura sul Fosso Fagiolo in via Baiona”, puntualizzando però che “l’intervento non è completamente terminato – i lavori proseguiranno all’intradosso del ponte stesso per il ripristino strutturale del calcestruzzo – ma le lavorazioni mancanti in questa fase possono essere eseguite a traffico aperto”. Hanno fatto le corse perché, in effetti, due giorni prima il nuovo ponte era ancora messo malaccio, esattamente così:

IL PONTE SU VIA CIMITERO

“Per i primi giorni di settembre – continua il comunicato – è invece prevista la chiusura di un altro ponte, il ponte A38 su via del Cimitero, per il ripristino strutturale dell’impalcato con la fresatura della pavimentazione, il sollevamento dell’impalcato per realizzare i nuovi appoggi, la posa dei giunti e dei guard rail. In questo caso la riapertura è prevista intorno a fine ottobre”. In quei giorni, prossimi alle festività dei morti, il cimitero sarà già meta di molti visitatori, che si moltiplicheranno nei primi giorni di novembre. Se le cose non funzioneranno a puntino, si corre il rischio di un caos incredibile.

Le foto attuali mostrano il cantiere avvolto ovunque da plastica arancione con il materiale accatastato, una betoniera e sotto il ponte una zatterina con un secchio. Nei cartelli di cantiere, si legge che l’autorizzazione per l’occupazione del suolo pubblico è stata rilasciata a partire dal 18 ottobre 2021 e fino al 25 febbraio 2022, dunque abusiva da oltre 6 mesi, nonché di una data di inizio lavori del 2 agosto 2021 per la durata di 290 giorni, cioè entro aprile 2022, come dal primo comunicato fasullo del Comune.

CAOS SUCCESSO E CAOS DA EVITARE

Caos notevole c’è già stato nel mese di chiusura di via Baiona tra il Piccolo Hotel e il ponte Fagiolo, quando tutto in traffico in arrivo da Ravenna o dallo stabilimento Enichem  sarebbe dovuto passare dalle Bassette e da via Romea Nord in luogo di quei pochi metri di via Baiona impediti. Ci si è arrangiati, in arrivo da Ravenna, percorrendo in macchina via del Cimitero e utilizzando un sentiero pinetato accidentato e pietroso che gira attorno alle mura del cimitero sul lato sud-ovest, per rientrare su via Baiona all’altezza dell’entrata dell’ossario; dalla parte dell’Enichem, è bastato prendere contro mano la strada che, fiancheggiando il Fosso Fagiolo, arriva in via del Cimitero (ci ho visto passare anche le forze dell’ordine). Per evitare questo spettacolo indecoroso, sarebbe bastato – lo abbiamo proposto altre volte – attrezzare una soluzione d’emergenza rendendo sufficientemente carrabile, magari a senso alternato, lo stradello che dall’esterno del forno crematorio, aggirando a nord il cimitero, arriva fino alla rotonda d’ingresso all’Enichem, che in parte ne è proprietaria.

INTERROGAZIONE

A questo punto è doveroso chiedere al sindaco:

  • la spiegazione dei fatti di cui sopra, mai stata data all’informazione pubblica;
  • com’è stato possibile che ci siano voluti 13 mesi per restaurare il ponticello su via Baiona e altri due (speriamo) per quello di via del Cimitero;
  • di assicurare almeno che quest’ultimo sia restaurato e restituito alla circolazione stradale prima che arrivi la stagione dei morti.