“Il 5 febbraio scorso, presentai al sindaco un’interrogazione avente per oggetto: “VACCINAZIONI ANTICOVID. IL PALA DE ANDRé COSTA IL TRIPLO DEL PALAFIERA DI RIMINI”. In effetti, il Pala De André costa alle casse pubbliche, per i primi tre mesi dell’anno, 210 mila euro, rispetto ai 72 mila pagati a Rimini per le stesse funzioni vaccinali, alle stesse condizioni e per un analogo bacino demografico di livello provinciale. Notevolmente meno costosa è anche l’altra sede provinciale romagnola di Forlì” afferma Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna.

“Avendo raccolto gli altri svariati contratti stipulati successivamente dall’AUSL stessa per nuove sedi vaccinali, una decina, ho constatato ovunque costi assai più bassi che per il Pala De André, diversi addirittura irrisori, altri con condizioni d’uso gratuite: tra questi, il centro fieristico e palazzetto dei congressi di Faenza, per cui il Comune di quella città non ha richiesto all’AUSL neppure il rimborso delle spese di allestimento. Va da sé che spendere più del dovuto per taluna attività pubblica, pur se in nome dell’emergenza covid, sottrae risorse finanziarie preziose per le altre numerose necessità connesse alla crisi sanitaria ed economica indotta dalla pandemia” prosegue Ancisi.

“Il 10 luglio Il 10 febbraio,il direttore generale dell’AUSL, Carradori, ha risposto che, “come vivamente sollecitato dal Consigliere Ancisi… stante il progressivo allargamento della campagna vaccinale alla popolazione generale …questa Direzione ha già dato mandato ai colleghi dei servizi tecnici di condurre una indagine di mercato mediante avviso di manifestazione di interesse per l’ambito di Ravenna”. Così è stato il 26 febbraio, quando l’AUSL ha emesso un avviso onde ricercare, per tre mesi eventualmente prorogabili, una nuova sede vaccinale nel comune di Ravenna, alle stesse solite condizioni applicate per ogni altra sede precedentemente acquisita in Romagna, salvo richiedere come minimo una superficie di 500 metri quadrati e 100 posti auto di parcheggio. Alla scadenza del 10 marzo, sono state presentate tre proposte, di cui si suppone che gli uffici tecnici dell’AUSL abbiano già accertato la corrispondenza alle condizioni e ai requisiti richiesti, stabilendo poi l’ordine di graduatoria di quelle regolari secondo la maggiore convenienza, dettata da una serie di elementi di valutazioni elencati nell’avviso, tra cui al primo posto la minor spesa” spiega Ancisi.

“Scadendo il 31 marzo il contratto per il Pala De André, e sette giorni prima il termine per chiederne un’eventuale proroga, chiedo al sindaco, quale presidente della Conferenza territoriale socio-sanitaria, organo di indirizzo politico-amministrativo dell’AUSL Romagna, se ritiene necessario, per dovere di trasparenza, far conoscere alla città, rispondendo alla presente interrogazione in consiglio comunale, le seguenti informazioni:

  1. nominativi delle ditte che hanno avanzato proposte e per quali rispettivi immobili;
  2. ragioni di una loro eventuale esclusione dalla graduatoria dettata dalla maggiore convenienza;
  3. graduatoria formata e ragioni principali dell’ordine disposto;
  4. con quale ditta e per quale immobile l’AUSL intende stipulare il contratto per la sede vaccinale di Ravenna a decorrere dal prossimo 1° aprile” conclude Alvaro Ancisi.