“Il tour “Vivere nel sole”, giunto quest’anno alla seconda edizione, è un progetto itinerante, con la partecipazione di poeti contemporanei, scrittori, musicisti e attori, in nome di un’arte antica e nobile come la poesia. Ha toccato, tra l’altro, il Teatro Romano di Ostia Antica, la Scuola Militare della Nunziatella di Napoli, il Politeama Greco di Lecce, l’Antico Castello Vinci a Vetralla. Ha raggiunto il 4 ottobre scorso, come settima tappa, Ravenna, presso il teatro Dante Alighieri, e si concluderà a Matera, città ritenute luoghi di massimo pregio per la lingua dei poeti.

A Ravenna è stato celebrato Dante Alighieri a 701 anni dalla morte, con suggestive letture di alcuni canti della Divina Commedia per la voce indimenticabile di Nando Gazzolo, mentre una rassegna di recitazioni dal vivo ha proposto opere inedite di poeti contemporanei affidate a noti attori, accompagnate da brani musicali originali eseguiti dagli autori. Nicola Masotti ha condotto la serata esibendosi in un monologo su Trilussa e leggendo alcune poesie. In video, Remo Girone ha letto la poesia “Non più lacrime Ucraina”, con il commento musicale di Pino Marcucci e la ripetizione in lingua inglese dell’attore Clive Reche, che ne ha curato anche la traduzione.

Apice della serata, previsto e concordato, la consegna al sindaco di Ravenna Michele De Pascale del premio speciale “La Selva d’Oro”, in onore della città che ospita il Dantis Poetae Sepolcrum. Il sindaco ha però mandato un messaggio, letto in corso di spettacolo, affermando il proprio impedimento ad intervenire e di aver delegato al suo posto il vicesindaco Fusignani. Tuttavia, neppure lui si è manifestato, né altri in rappresentanza dell’amministrazione comunale.

Si possono immaginare lo stupore, lo sconcerto e l’amarezza di tutti i partecipanti, venuti anche da varie parti d’Italia, nel constatare come Ravenna, nella persona di chi la rappresenta, abbia mostrato indifferenza e disinteresse, perfino scortesia, verso una manifestazione, peraltro totalmente a carico dell’organizzazione, che, nel segno dei valori della poesia, ha inteso onorare la nostra città quale custode delle ossa e della memoria del Poeta più celebrato nel mondo.

Interrogo perciò il sindaco per chiedere come giustifichi questo comportamento e come intenda doverosamente scusarsene.”