“È stato diffuso un comunicato stampa a firma del segretario comunale del PD Margotti su una “Mozione in Consiglio comunale per le misure di contenimento dei consumi energetici”, che non corrisponde all’andamento e perfino alla verità dei fatti, tanto che è stata definita dalle testate on line che l’hanno pubblicato, come mozione del PD.
In realtà sono state discusse alla pari due mozioni dello stesso tema, depositate agli atti del Comune, in ordine cronologico, da Margotti (consigliere PD) e Francesconi (capogruppo del Gruppo Misto) e da Ancisi, vicepresidente del Consiglio e capogruppo di Lista per Ravenna, sottoscritta da tutti i gruppi di opposizione.
In corso di seduta i suddetti promotori dei due testi si sono incontrati riuscendo a condividerne uno solo, che è stato presentanto in Consiglio congiuntamente da Margotti e da Ancisi, poi approvato dall’unanimità da maggioranza e opposizione, di cui è utile riprodurre il dispositivo, cioè la sostanza degli impegni da assumere, rivolti al sindaco e alla giunta comunale:
IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
  1. ad applicare puntualmente e in forma organica, disponendo le opportune attività di vigilanza e di controllo del suo rispetto, il decreto del Ministero della Transizione Ecologica del 6 ottobre 2022 che, dando esecuzione al “Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas” pubblicato il 6 settembre 2022, definisce le misure per il contenimento del riscaldamento nella stagione invernale 2022-2023 introducendo nuovi limiti temporali di esercizio degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale e la riduzione di un grado dei valori massimi delle temperature degli ambienti riscaldati, escludendone, per quanto riguarda il Comune di Ravenna, gli edifici adibiti a ricoveri o cura di minori o anziani o all’assistenza di altre persone affidate ai servizi sociali, nonché la piscina;
  2. ad attuare misure di razionalizzazione e riduzione del servizio di illuminazione pubblica a carico del bilancio comunale, anche in termini di ore di funzionamento, mantenendo comunque alta l’attenzione alle garanzie di sicurezza e di contrasto al degrado;
  3. aggiornare, se necessario, il piano della illuminazione pubblica stradale in conformità alle più avanzate tecnologie per il risparmio energetico;
  4. ad intraprendere una programmazione di lungo periodo che porti l’Amministrazione ad investire risorse nella produzione di energia elettrica rinnovabile, ad esempio di energia fotovoltaica a beneficio di edifici e scuole di proprietà comunale, così  migliorando  la propria impronta ecologica;
  5. ad  introdurre allo scopo tali investimenti a decorrere dal programma dei lavori pubblici 2023-2025;
  6. ad esprimere i medesimi indirizzi alle società e fondazioni controllate o partecipate dal Comune di Ravenna, mediante i propri rappresentanti negli organi decisionali”.
In particolare (a pag. 2 di questo comunicato) il confronto tra i due originari dispositivi), l’opposizione ha inserito nel testo finale con propria iniziativa: l’intero punto 1 in sostituzione e correzione di quello originario della maggioranza; i principi che la riduzione del servizio di illuminazione pubblica deve riguardare interventi “a carico del bilancio comunale” e che occorre mantenere “alta l’attenzione alle garanzie di sicurezza e di contrasto al degrado”; che gli investimenti del Comune nell’energia elettrica rinnovabile riguardino anche “l’energia fotovoltaica a beneficio di edifici e scuole di proprietà comunale”; la puntualizzazione che tali investimenti abbiano “a decorrere dal programma dei lavori pubblici 2023-2025” (che si approva entro il 2022); la raccomandazione che siano rivolti “i medesimi indirizzi alle società e fondazioni controllate o partecipate dal Comune di Ravenna, mediante i propri rappresentanti negli organi decisionali”. Importanza politica riveste anche, nella premessa del dispositivo, la sostituzione dell’espressione “guerra tra Russia ed Ucraina”, usata dalla maggioranza, con “guerra indotta dall’aggressione e invasione della Russia all’Ucraina”.
È sembrato all’opposizione di avere espresso, sulla mozione approvata dal Consiglio comunale, un contributo significativo e decisivo, che non ne legittima l’occultazione a fini di altra parte.”