Non risponderò agli attacchi di Tavoni della Lega Nord, a cui mi sono sempre rivolto in amicizia, ricevendo condivisione alle mie iniziative e battaglie. Ma che il problema politico da lui sollevato non esista l’’ha detto il segretario della Lega Romagna, on. Jacopo Morrone, l’’unico che ne abbia l’’autorità nel partito: “La nostra alleanza con le forze politiche di provata opposizione al Pd e a coalizioni da esso formate è solida. E su questo credo non ci siano dubbi. Con questa alleanza e con il candidato sindaco Massimiliano Alberghini siamo riusciti, dopo 23 anni di elezioni dall’’esito scontato, a far barcollare una delle più solide ‘roccaforti’ del Pd. È da qui che dobbiamo partire”. Di tale alleanza, nata alle suddette elezioni del 2016, Lista per Ravenna è la seconda, decisiva e insostituibile componente. Che Tavoni perda “tempo in sterili diatribe” lo dice la Lega stessa per mano di Morrone.

Tavoni ha ragione solo a “non considerare di centro-destra” la nostra lista. Lo dice il nostro statuto: siamo “una lista civica che si esprime come libero movimento”; e siamo alleati del centro-destra senza essere di nessuno, perché perseguiamo “una migliore amministrazione di Ravenna e del suo territorio rinnovando nelle sue basi culturali il governo della città”: siamo per questo riconosciuti ovunque come l’opposizione più strenua e insieme qualificata, diffusa su tutto il territorio, ai governi locali di sinistra.

La politica nazionale è totalmente fuori dal nostro orizzonte civico, né condiziona alcunché del nostro agire. Sostenere, inoltre, che, sia pure a titolo personale e non certo nella politica locale, qualcuno di Lista per Ravenna sia “nell’’area di centro-sinistra”, è roba da fantascienza per chi segue i fatti. Ma Tavoni dice anche molte falsità. Io non sono mai stato di centro-sinistra neppure come partito, essendo stato sempre ancorato al centro, dalla DC fino all’UDC, peraltro distaccandomi dalla politica militante di partito ancor prima del 2016. Nelle elezioni del 2013, l’’UDC non era certo alleata del PD, come dice Tavoni. È falso che io sia stato “eletto in quota centro-sinistra negli organi dell’’ANCI”, avendo corso con l’’UDC all’’ultimo congresso associativo del 2014; e sono stato designato dal Governo per conto dell’’ANCI, come tutta la delegazione italiana, nel Comitato delle Regioni d’’Europa, dove faccio parte del gruppo Popolare, non certo del centro-sinistra. Lo scandalo del buco da 10 milioni del Consorzio socio-sanitario nel 2010 fu un mio personale cavallo di battaglia. Se c’è stato un processo penale si deve alla mia iniziativa. Essere stato presidente della commissione comunale d’’indagine, che spetta all’’opposizione, è servito perché alla relazione finale della maggioranza si sia contrapposta la relazione di opposizione da me scritta, su cui si è incentrata l’’indagine giudiziaria.

Ma di cosa stiamo parlando? Se c’è uno a Ravenna che ha più volte mandato a giudizio in Tribunale o alla Corte dei Conti esponenti dei governi locali costui è solo il sottoscritto, il quale, solamente negli ultimi tre anni, ha ricevuto, per aver fatto l’’opposizione, due querele archiviate e una causa civile, con richiesta per quasi due milioni di euro di danni, vinta. Davvero si pensa che la gente di Ravenna possa credere ad ogni favola solamente che sia grossa? Davvero si pensa di darsi la patente di “vero” oppositore, tra i troppi che non la fanno, solamente sparando fuoco amico a chi veramente la fa?