Dai consiglieri territoriali di Lista per Ravenna della zona nord, Nicola Carnicella, abitante a Savarna, e Andrea Fabbri, del consiglio di Mezzano, ricevo la seguente comunicazione. Parafrasando il Charles Aznavour di “Que c’est triste Venice”, si potrebbe intitolarla, mantenendo anche la metrica, “Com’’è triste Savarna dopo un temporale”.

È bastata infatti un’’ora di pioggia, sia pure scrosciante, perché mezzo paese si trasformasse in una piccola Venezia della Bassa Romagna. Ieri pomeriggio, via dei Martiri, la strada perpendicolare a via Savarna tramite cui le vie del paese sono connesse al centro, nonché le vie del Progresso, del Risorgimento e della Libertà che se ne diramano, si sono immediatamente trasformate in canali non appena sottoposte all’’acquazzone; e la piazza centrale, dove si trova la chiesa, è diventata una laguna. Il peggio è avvenuto in via del Risorgimento, in prossimità della centralina TIM, dove, essendosi più volte scavato per manutenzioni, i successivi rinterri hanno creato un evidente dislivello col piano stradale.

Per gli abitanti, la visione non è stata romantica. Alcuni hanno assistito sconsolati all’’acqua che si innalzava. Qualcuno si è munito di una pompa per abbassarne il livello nella sua proprietà scaricandola in strada, vedendola poi rientrare dalla fogna del giardino. Altri, pensando che il problema fosse la sporcizia accumulatasi nel lungo tempo sulle caditoie di via dei Martiri, si è vestito a dovere e si è sostituito, sotto la pioggia battente, a chi per contratto col Comune di Ravenna avrebbe dovuto farlo con regolarità, ma che, nonostante ripetute segnalazioni del disservizio, non se n’è curato (né il Comune se n’è preoccupato).

In effetti, è probabile che si tratti di problemi di ricezione e di pendenza delle fogne, in quanto gli allagamenti sono progressivamente rientrati, nel giro di mezz’’ora, non appena stasate le fogne su via dei Martiri.

Spetta tuttavia all’’amministrazione comunale stabilire le cause e le responsabilità e definire i necessari interventi riparatori di un fenomeno assolutamente ingiustificabile laddove un territorio urbano fosse correttamente assestato e mantenuto. Lista per Ravenna chiama in causa, ancora una volta, il “Piano di indirizzo per il contenimento del carico inquinante delle acque meteoriche”, approvato dalla Provincia di Ravenna nel 2014, e in particolare il capitolo sulle “Misure per la mitigazione dell’’impatto delle acque meteoriche”, alla luce del quale è possibile verificare cosa si sarebbe dovuto e cosa si dovrebbe fare in tale situazione.

Chiedo dunque al sindaco di Ravenna se intende produrre al riguardo una relazione tecnica, di cui possa darsi comunicazione alla cittadinanza.