“Il 3 luglio scorso, rivolsi al sindaco un’interrogazione su “un tratto caotico di via Faentina” oggetto di un esposto che 81 residenti sul posto gli avevano indirizzato in aprile. Chiedevo la risposta che i cittadini non avevano ricevuto. Il contenuto dell’esposto era in sintesi il seguente. A causa del divieto di accesso alle vie Enrico Pazzi e Pavirani (dove si trova l’ospedale privato Domus Nova) imposto ai veicoli in arrivo dal centro città, succede che gli automobilisti provenienti da via Maggiore intenzionati a svoltare in queste strade fanno inversione di marcia direttamente su via Faentina evitando di raggiungere, allo scopo, la vicina rotonda Svizzera. Non appena oltrepassata via Pavirani, svoltano nel parcheggio del numero civico 28 (negozio Buffetti), oppure, nella maggioranza dei casi, al civico n° 30/32, attraversando tutto il parcheggio privato ed uscendo dal passaggio successivo, sempre privato. Queste manovre sono molto numerose dalle 5,30/6 del mattino (orario di cambio turno alla Domus  Nova) fino alla sera alle 19/20. Si è contestato all’amministrazione che, per porre rimedio ad errori precedenti (vedi la viabilità congestionata di via E. Pazzi), ha assunto decisioni che incidono negativamente sulla vita di altri cittadini e sulla regolarità e sicurezza della circolazione stradale, chiedendo al sindaco che vi si ponga rimedio.

Questa la risposta dell’assessora ai Lavori pubblici Del Conte: fenomeni segnalati sembrerebbero in parte riconducibili a comportamenti non corretti dei conducenti ed al mancato rispetto delle norme di comportamento previste dal Codice della Strada. Rispetto all’argomento generale della circolazione sulla via Faentina e sulle vie Pazzi e Pavirani, si segnala invece che è in corso di svolgimento lo studio per la redazione di Piani Particolareggiati del Traffico e dei conseguenti progetti di fattibilità tecnica ed economica per la riqualificazione funzionale delle principali radiali di accesso al centro storico tra le quali è ricompreso anche l’asse stradale costituito dalle Vie Faentina e Maggiore. Pertanto, le specifiche criticità segnalate sono indagate all’interno delle suddette attività che potranno valutare ed individuare scenari alternativi, avendo a riferimento la porzione di città oggetto dell’esposto. Le soluzioni proposte saranno rese pubbliche anche attraverso il coinvolgimento del Consiglio Territoriale”.

Che l’asse strategico delle vie Maggiore e Faentina e delle loro strade laterali, specialmente sul lato sud, meriti una riqualificazione radicale è sotto gli occhi di tutti, tanto gravi sono il disordine e il caos che ne funestano l’assetto, l’ordine, la circolazione, la sicurezza e l’immagine stessa. L’intenzione è perciò buona. Ciò non significa, tuttavia, rinviare a tempo indeterminato la soluzione delle maggiori e più gravi necessità, un alibi per il già insistito immobilismo. Attendiamo perciò con interesse il momento in cui si metteranno finalmente in cantiere interventi concretamente risolutivi, a prescindere, se urgenti, dalla messa in campo di piani più o meno avveniristici

Il progetto annunciato: “Redazione dei piani particolareggiati del traffico e dei conseguenti progetti di fattibilità tecnica ed economica per le principali radiali di accesso al centro storico”, è infatti unico per via delle Industrie, per le vie Faentina-Maggiore e per via Fiume Montone Abbandonato, un quintale di carta, senza esagerare. Commissionato senza gara – come una fitta serie di analoghi piani che coprono tutto il territorio comunale, per oltre un milione di euro, è stato appaltati alla Redas Engineering di Milano, al costo di 91,9 mila euro, ribassato dell’1%. L’affidamento è stato disposto nel giugno 2022, ma servirà almeno tutto il 2023 perché gli elaborati siano sottoposti all’amministrazione comunale tutti insieme. Dovranno essere discussi preventivamente nel Consiglio territoriale, si spera non ignorando il Consiglio comunale, ma le varie e complesse opere che proporranno dovranno essere finanziate e collocate in un piano almeno triennale dei Lavori pubblici. Saranno montagne di soldi da reperire. È dunque molto serio il rischio che non si arrivi, almeno in larga parte, a vederle avviate entro la fine della presente Giunta de Pascale, nella primavera 2027.

L’opposizione dovrà vigilare e incalzare molto la Giunta comunale perché tempi di realizzazione accettabili e credibili siano programmati, finanziati e rispettati.”