“Dal 7 gennaio al 28 febbraio 2020 è stato possibile presentare domanda di contributo per il pagamento degli affitti di alloggi privati nell’anno 2019. Il bando, emesso dal Comune di Ravenna su un fondo della Regione finanziato dallo Stato, era riservato alle famiglie con reddito ISEE compreso tra 3.000 e 17.154 euro e un canone mensile di affitto non superiore ai 700 euro, escludendo quelle titolari di altri sussidi economici. I singoli contributi possono arrivare ad un massimo di 1.400 euro” afferma Alvaro Ancisi, Capogruppo di Lista per Ravenna.

Il Comune non ha ancora pubblicato l’esito del bando, ma sappiamo che sono state presentate 2.315 domande, di cui 951 sono state escluse perché non conformi al bando. Le famiglie aventi diritto al contributo sono dunque 1.364, comunque tantissime perché nel 2018 erano state 458. Ma quelle ammesse a contributo sono 440, quante possono essere finanziate col fondo regionale. Quelle fuori contributo sono dunque 524, mentre erano state 248 l’anno prima. Già nel 2018 Lista per Ravenna aveva proposto, con un ordine del giorno presentato in consiglio comunale il 20 dicembre, che la Regione o il Comune stesso, con proprio finanziamento, integrassero il fondo affitti per coprire l’intera graduatoria degli aventi diritto. La maggioranza di sinistra votò contro” continua Ancisi.

Qualcosa però  si è mosso quest’anno, consapevoli forse che l’emergenza coronavirus ha aggravato le difficoltà economiche delle famiglie meno abbienti. La settimana scorsa, la Regione ha lanciato un nuovo “Fondo Affitto 2020” dotandolo di 14,9 milioni, che per la metà (è scritto nel comunicato stampa) “potranno essere utilizzati fino a un massimo della metà per scorrere le graduatorie del bando regionale affitti 2019”. Potrebbe significare l’accoglimento delle richieste di Lista per Ravenna con un anno di ritardo, dando modo al Comune di Ravenna di utilizzare la propria parte del nuovo fondo regionale riconoscendo i contributi per l’affitto del 2019 anche alle 524 famiglie che ne sarebbero ingiustamente private” spiega Ancisi.

Gravano però le seguenti due incognite, che suggeriscono altrettante nuove proposte:

  1. il nuovo finanziamento della Regione potrebbe non soddisfare tutte le famiglie aventi diritto: alle restanti potrebbe far fronte il Comune col proprio bilancio, che ne presenta ampia disponibilità;
  2. i tempi burocratici di effettiva erogazione dei bonus potrebbero ragionevolmente allungarsi fino a settembre/ottobre: in tale ipotesi il Comune potrebbe provvedere anticipando in proprio i versamenti, rivalendosi con le entrate regionali appena incassabili.

D’altra parte, i Comuni di Cervia e di Russi, associati con Ravenna nella gestione dei servizi sociali, hanno riconosciuto già per il 2018 il bonus affitti a tutti gli aventi diritto integrando il fondo regionale con propri fondi, e sicuramente lo faranno anche per il 2019. Un atteggiamento  diverso del Comune capoluogo non si spiegherebbe.Chiediamo al sindaco se condivide queste proposte, riservandoci, se necessario, di portarle in consiglio comunale non appena possibile” conclude Alvaro Ancisi.