Sulle più maltrattate strade statali esistenti al mondo che attraversano, massacrandole, le frazioni di Ravenna, si è letto e vantato di tutto in questi giorni, mai documentandolo. Se però il prossimo 9 luglio, con l’adozione del nuovo Piano regionale dei trasporti (PRIT 2025), la loro messa in sicurezza e scorrevolezza viene posta in carreggiata, e strade alternative più radicali, studiate e progettate come legge comanda, non solo tracciate su google map, seguiranno di conseguenza, lo si deve alle seguenti certezze, ben note e documentate pubblicamente, archivi del giornali compresi.

  1. Nel vecchio PRIT, vigente dal 1998, e nelle 300 pagine di quello nuovo, elaborato dalla Regione fin dal 2015, la Ravegnana e le varianti all’Adriatica esterne a Fosso Ghiaia e a Camerlona-Mezzano-Glorie non sono mai state nominate.
  2. Non figuravano nei programmi elettorali dei partiti che hanno governato Ravenna in tutti questi anni, e neppure in quelli degli altri, salvo Lista per Ravenna, che se ne è occupata instancabilmente. Ma non esistono tuttora nel programma 2016-2021del sindaco PD in carica, che è un atto pubblico, bensì nella pag. 29 del programma pubblicato dalla coalizione Lista per Ravenna/Lega Nord/Forza Italia, che lo ha costretto al ballottaggio, salvandosi per sghetto.
  3. Il fuoco di fila che mi onoro di avere solitariamente sparato a ripetizione, a seguito del sangue versato copiosamente su queste strade, ha costretto la Giunta regionale del PD ad inserire nel nuovo PRIT, ma solo alla fine del 2018, la variante di Fosso Ghiaia. L’ho rivelato pubblicamente io, non altri. Qualcuno ha invece sparato sui giornale che non era vero. Ora lo sanno tutti.
  4. Dopo che a Forlì il PD è stato cacciato all’opposizione, e a seguito di nuove stragi avvenute tra Glorie e Alfonsine, sindaco e PD di Ravenna hanno scoperto che la variante di Mezzano va messa nel nuovo PRIT 2025.
  5. Sulle due varianti di cui sopra giacciono dunque, depositati nella commissione regionale Territorio e Ambiente di giovedì scorso in vista dell’adozione del nuovo PRIT il 9 luglio, un emendamento del PD e tre dell’opposizione, redatti da me per conto della coalizione Lista per Ravenna/Lega Nord/Forza Italia e presentati da Massimiliano Pompignoli della Lega, membro di tale commissione. Dicono sostanzialmente la stessa cosa, salvo che per queste opere noi rivendichiamo la priorità 1, condizione necessaria perché se ne possa ipotizzare la realizzazione entro il 2025 e da cui non demorderemo.
  6. Di inserire la Ravegnana tra le strade a cui mettere mano, inserendola nel nuovo PRIT, senza di che si parla solo di frittelle, non se l’è sognato nessuno, da nessun banco consiliare, di maggioranza come di opposizione, a Ravenna come in Regione, fino al 21 giugno: giorno in cui, ha fatto risvegliare dal lungo sonno tutti, a partire dal PD, il nostro comunicato che ha annunciato, da Ravenna, la presentazione in Regione di un nostro emendamento in tal senso tramite lo stesso Pompignoli.
  7. All’ultimo miglio, nella commissione Territorio e Ambiente di giovedì scorso, si è presentato anche un emendamento del PD. Affinché si raggiungesse un risultato certo, se n’è concordato uno solo, approvato da tutte le forze politiche, che porta stampato come primo firmatario Pompignoli e di seguito nomi posti a mano e firme di altri tre consiglieri, per seconda la presidente PD della commissione, Rontini. Lo si legge a lato, tanto per dimostrare, sulla strada del buon governo del territorio, chi traina e chi è trainato.
  8. Meglio che nello stato confusionale di De Pascale manifestato in questi giorni, il senso di questo emendamento è stato pronunciato dalla stessa presidente PD della commissione con le seguenti parole, di cui abbiamo la registrazione: “…la priorità è immaginare una riqualificazione attraverso allargamenti del sedime o piccole varianti in loco, non si esclude eventualmente anche un tracciato diverso… nel testo abbiamo scritto che daremo il via ad un tavolo di approfondimento tecnico…(auspico che) questo tavolo tecnico, che ha avuto poi anche l’assenso dell’ing. Ferretti che è il direttore generale della Mobilità e Trasporti della Regione, possa insediarsi e partire a ragionare prima del 9 luglio quando in aula adotteremo il PRIT 2025”.
  9. Di qui non la scappano. Qualcosa di buono, che oggi non c’è sulla vecchia Ravegnana, devono tirarla fuori, anche perché a novembre in Regione si vota per cambiare. Vedremo, carte alle mano, non da righe colorate, se sarà sufficiente, come primo passo, a riscattare questa strada dal ludibrio di mezzo secolo di governo rosso, con quali tempi di realizzo, ecc. Se non basterà per un buon risultato, l’emendamento, che ora siamo riusciti a mettere, potrà essere orientato verso un nuovo tracciato stradale, che saranno i tecnici della Regione a definire. La garanzia sta nello stretto raccordo politico stabilito tra noi, da Ravenna, con il gruppo della Lega in Regione e la nuova maggioranza di governo a Forlì, di cui fa parte lo stesso Pompignoli quale consigliere comunale secondo eletto. Tanto più che, prima della definitiva approvazione del nuovo PRIT 2025, un governo nuovo sarà eletto anche in Regione.
  10. Da Ravenna continueremo a non dar tregua, utilizzando tutti gli strumenti disponibili. Domani, Lista per Ravenna, Lega Nord e Forza Italia chiederanno e otterranno, a norma di legge avendo il necessario numero di consiglieri, che entro 20 giorni siano convocate, nel nostro Comune, le commissioni Assetto del Territorio ed Ambiente. Valuteremo il da farsi, a seguito di quanto il 9 luglio risulterà scritto nel nuovo PRIT adottato e degli impegni assunti dalla Regione.

 Alvaro Ancisi

(capogruppo di Lista per Ravenna)