Il mese di giugno è quello in cui le amministrazioni producono il rendiconto dell’esercizio annuale precedente, momento in cui vengono dunque al pettine i nodi di come e quanto è stato speso rispetto agli annunci e alle celebrazioni del loro operato nell’anno passato. Ecco che lunedì scorso nella commissione Cultura del Comune di Ravenna si è discusso il rendiconto 2020 del MAR (Museo d’Arte di Ravenna), uno dei servizi più discussi e controversi dell’era de Pascale. In questa occasione, Lista per Ravenna ha messo a verbale il suo voto contrario, laddove gli altri gruppi di opposizione si pronunceranno invece nel consiglio comunale di martedì prossimo.

Le nostre ragioni si ricavano, come segue, dai dati stessi prodotti dalla Giunta de Pascale.

  1. A fronte del “buon successo, quali e quantitativo, della biennale del mosaico, alle positive risultanze della mostra fotografica di Oliviero Toscani, di quella dedicata a Dolcini, della mostra, infine, per giovani fotografi d’arte e fotografia sperimentale”, dichiarato a verbale dall’assessore alla Cultura Elsa Signorino in commissione (vedi allegato), stanno i seguenti dati: visitatori 45.096; incassi dai visitatori paganti 144.300 euro (*); prezzo medio dei biglietti 3,1 euro. Significa che la metà è entrata gratis e buona parte del resto a prezzo discount.
  2. La “Romagna Visit Card”, altrimenti detta Romagna Card dei Musei, promossa dalle Province e dalle Camere di commercio romagnole, insieme alla direzione regionale dei Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna, ha permesso lo scorso anno, costando 20 euro, di visitare gratuitamente 55 siti storici ed artistici eccellenti della Romagna, tra i quali il MAR, facendo risparmiare circa 300 euro a chi ha percorso l’intero circuito. Il rendiconto di fine anno dimostra che tra i visitatori del MAR solo 321 se ne sono avvalsi e appena 26 di loro ne hanno acquistata una presso il MAR stesso (*). Significa che la massima parte dei turisti interessati a visitare le meraviglie culturali della Romagna al MAR non ci va neppure gratis.
  3. I dati ufficiali del Controllo di gestione del Comune di Ravenna (vedi allegato) attestano che nel 2019 il MAR è costato all’amministrazione comunale 1.614.715 euro, a fronte di ricavi per 855.132, di cui 550.000 versati come contributo dal Comune stesso e 50 dalla Regione. Significa che il MAR attuale costa un’enormità di risorse pubbliche, con entrate infinitesimali.

In definitiva, giunto ormai al capolinea il mandato elettorale del sindaco De Pascale, il MAR è ormai irrimediabilmente sparito dalle graduatorie dei musei illustri d’Italia, nelle quali era assestato tra i primi dieci per qualità e rilevanza nazionale.

(*) dato della biglietteria SIAE comprendente i biglietti a prezzo zero, che, insieme al ricavato da prodotti librari, produce il dato totale di 186.000 euro erroneamente definito dall’assessore “biglietteria di book shop” (vedi allegato);

(**) dati pubblicati con la determinazione n. 3 del 29.1.2020 del direttore del MAR: “Approvazione spesa trasferimenti Romagna Visit Card”.

Allegato a DISFATTA DEL MAR ALLA RESA DEI CONTI