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“Se non conoscessimo i riflessi pavloviani degli attuali vertici di Comune e Provincia di Ravenna, probabilmente ci stupiremmo ma sapendo come ragionano evitiamo lo stupore e passiamo direttamente alla più netta delle avversioni.

Quella che sin d’ora manifestiamo nei confronti della presa di posizione, tipica di chi ragiona ancora con una mentalità da Unione Sovietica contestando un legittimo accordo raggiunto tra le associazioni dei proprietari di immobili e quelle degli inquilini, almeno quelle che un accordo lo volevano realmente trovare e non quelle che con l’espediente della complessità della trattativa volevano allungare il più possibile l’accordo vigente in precedenza, inevitabilmente inaccettabile per le associazioni dei proprietari a causa di condizioni ormai fuori dal tempo dovute a inflazione e costi di mantenimento sempre più proibitivi.

La minaccia del Sindaco e della Presidente della Provincia – che almeno in questo caso dimostrano di aver lasciato temporaneamente la politica estera per occuparsi del mondo reale – di intervenire sull’IMU e su altre imposizioni fiscali è intollerabile e qualora posta in essere ci vedrà costretti a vere e proprie barricate in consiglio comunale per impedire una simile barbarie.
La tassazione sulla casa già aumentata da De Pascale, poi ulteriormente addizionata surrettiziamente attraverso la nuova Tariffa Corrispettiva Puntuale supera già il livello di guardia costituendo di fatto una patrimoniale mascherata.
In realtà ci sarebbe un modo per Barattoni e la Palli di dimostrare un reale interesse per l’emergenza abitativa: facciano riparare i 242 apparamenti ACER vuoti a causa della loro inefficienza nel fare le manutenzioni. E’ nel loro potere e nella loro responsabilità.
Altrochè ingerirsi nella legittima contrattazione fra parti private!”

Alberto Ancarani
Capo Gruppo Forza Italia