Gli interventi strutturali effettuati dall’ANAS in provincia di Ravenna è stato il tema al centro dell’incontro tenutosi questo pomeriggio il Prefettura alla presenza del Prefetto di Ravenna, Dott. Francesco Russo, del Sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, dell’assessore ai lavori pubblici Roberto Fagnani, del Capo Area Nord-Est dell’ANAS, Ing. Claudio De Lorenzo, e dell’Ing. Mario Liberatore, Capo Compartimento ANAS Emilia-Romagna
“Gli investimenti previsti da Anas – ha spiegato l’Ing. De Lorenzo –  nel solo territorio della provincia per la manutenzione programmata, relativa alle prime due annualità del piano pluriennale 2016-2020, ammonta a 111 milioni di euro ai quali vanno aggiunti 33,60 milioni di euro per la variante di Castel Bolognese.”
Nell’ambito di tale cifra, tra gli investimenti attivi, in fase di attivazione e di progettazione, sono stati programmati 46  milioni di euro destinati alla strada statale 3 bis “Tiberina” che collega Terni a Ravenna, più di 40 milioni destinati invece per gli interventi sulle statali 309 “Romea” e 16 “Adriatica”, e 21 milioni e seicentomila euro per la statale 67 “Tosco-Romagnola”, di collegamento fra Pisa e Ravenna.
Sono in corso i lavori sia sulla statale 3 bis (Itinerario E45-E55), che si estende sul territorio provinciale per circa 22 km, sia sulla statale 16 “Adriatica” che si estende per 53 km nel territorio della provincia, in cui sono attivi interventi di risanamento profondo e rinforzo del piano viabile oltre a importanti interventi di ripristino delle banchine laterali, di risistemazione dell’idraulica, e di posa in opera delle barriere laterali di sicurezza.
Sulle stesse arterie sono in fase di progettazione ulteriori interventi che riguarderanno, altresì, le statali 16 “Tangenziale di Ravenna”, 309 e 309 dir “Romea” che si estendono sul territorio provinciale per un totale di circa 70 km.
La statale 67” Tosco-Romagnola”, con un estensione in provincia di Ravenna di circa 28 km, sarà a breve interessata da lavori di manutenzione straordinaria di adeguamento della segnaletica e di risanamento delle pavimentazioni, cui seguirà lo sviluppo di uno studio di progettazione per l’ampliamento della strada, dallo svincolo di Classe, sulla tangenziale di Ravenna, fino al porto. I lavori, del valore di 20 milioni di euro, consentiranno il miglioramento del collegamento tra il porto di Ravenna e tutte le principali direttrici stradali e autostradali convergenti.
Per quanto riguarda le nuove opere, è stato completato il Progetto Definitivo per i lavori di realizzazione della variante alla statale 9 “via Emilia”, in corrispondenza del centro abitato di Castel Bolognese, per un investimento complessivo superiore ai 33 milioni e mezzo di euro.

Il sindaco di Ravenna Michele de Pascale ha ringraziato il Prefetto Russo per aver coordinato questa pluralità di rapporti che nella gestione della rete stradale coinvolge Anas, la Provincia e il Comune di Ravenna e che ha dato esito ad un lavoro molto positivo.
Negli ultimi mesi su alcune arterie della rete statale c’è stato un investimento importante da parte di Anas, che al momento sta intervenendo su quelle coinvolte dai corridoi di transito europei. Su altre, non coinvolte da questa prima fase, si è sollecitato un intervento, in particolare su via Trieste, presente nel bilancio dell’amministrazione per l’annualità 2019, con risorse per 850 mila euro per la riqualificazione del tratto comunale, è stata ottenuta piena disponibilità da Anas per un intervento di circa 2 milioni di euro anche nel tratto statale.
Nel totale dei 111 milioni degli investimenti previsti per la provincia, ha specificato il sindaco, sono già finanziati nel piano Anas 2018 20 milioni di euro per interventi sulla Classicana; circa 40 milioni per la Ss 16, compresa l’intersezione con l’E45 fino alla A14 Romea Dir; nel biennio 2019/2020 si lavorerà con Anas per l’intervento sulla 309 Dir nel tratto che dall’uscita dell’autostrada congiunge statale 16, A14 Dir fino alla Romea. Grazie a questi interventi si giungerà ad una tangenziale per Ravenna completamente rinnovata, come da programma di mandato dell’amministrazione.
Durante l’incontro è stata fatta un’attenta analisi del fenomeno dell’incidentalità sul territorio raffrontando la situazione dell’incidentalità nell’anno 2017 e nel primo trimestre 2018, rispetto ai corrispondenti periodi.

Il numero dei sinistri non è in crescita e ciò in controtendenza a quanto si registra a livello nazionale. Gli incidenti con esito mortale hanno subito però un aumento nel 2017 rispetto agli anni precedenti. La tendenza sembrerebbe invece più positiva nel primo trimestre del 2018 registrando un calo significativo del  -72%.
Le arterie urbane risultano le più pericolose in quanto su di esse si registra la maggior parte degli incidenti mortali.
Le cause dei sinistri individuate nella nostra Provincia sono state individuate:
– nel mancato rispetto delle norme riguardanti i limiti di velocità;
– nella violazione delle norme di condotta, e ciò a seguito della distrazione per l’uso dei cellulari e degli smartphone, (l’odioso e diffuso fenomeno del multitasking);
– nel mancato rispetto delle distanze di sicurezza e delle prescrizioni contenute nella segnaletica stradale.
Di minore incidenza, invece, per quanto concerne l’incidentalità sul territorio di questa provincia sono state le violazioni relative all’uso delle cinture di sicurezza e la guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche, che risultano invece, cause di incidentalità rilevanti in ambito nazionale. I reati accertati però nel 2017 per guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche sono stati 515 e le patenti sospese 880 per l’adeguamento ai provvedimenti giudiziari, mentre per la guida sotto l’effetto di sostanze psicotrope le patenti sospese sono state 44. Le patenti sospese per violazioni amministrative sono state 496.
Sono state, altresì, approfondite le cause dei sinistri mortali ed è emerso che i 44 incidenti mortali sono avvenuti durante la stagione estiva, la maggior parte dei deceduti sono uomini e la fascia di età delle persone coinvolte è quella dei 40 anni in sù.
Le cause: il mancato rispetto delle norme di condotta.
Il Prefetto ha evidenziato che in questa Provincia ha seguito in prima persona la sicurezza stradale, attivando, sin dal suo arrivo, l’Osservatorio, Organo di monitoraggio e studio del fenomeno.
In conseguenza dell’analisi dei dati raccolti in questi anni ha voluto sottolineare che il tema della sicurezza stradale, tema complesso e multiforme, costituisce impegno collettivo di tutte le istituzioni da tutelare più che con la repressione attraverso la “formazione, la responsabilizzazione e la prevenzione”, sul presupposto che la prevenzione non è un costo, ma un investimento per la sicurezza di ognuno di noi.
La prevenzione significa, innanzitutto, rispetto delle norme di condotta del Codice della Strada che sono norme di etica e di morale prima che di civiltà giuridica.
Ha quindi illustrato le nuove strategie di prevenzione, già poste in atto, che consistono in un’attenta e sistemica attività di programmazione dei servizi di controllo, effettuati in modo congiunto e coordinato con lo scopo di incentivare condotte virtuose di comportamento sulla strada.
Un nuovo piano di controllo del territorio messo già in campo, che vede protagoniste tutte le Forze di Polizia e le Polizie Municipali impegnate sia in azioni mirate di controllo ad alto impatto, sia in azioni sistematiche e capillari rivolte al contrasto delle violazioni al Codice della Strada e che finora stanno dando risultati ampiamente positivi.
Tali controlli stanno proseguendo in modo intensivo durante la stagione estiva, proprio allo scopo di contenere il tasso di incidentalità, programmando i servizi secondo le criticità del territorio e le esigenze locali della circolazione.
Ha invitato per ultimi i giornalisti presenti a collaborare con gli enti preposti alla sicurezza stradale per incentivare una cultura della sicurezza e una formazione diffusa attraverso la comunicazione e il coinvolgimento della collettività alle iniziative che l’Osservatorio e le singole Forze di Polizia hanno in programma per il futuro.