L’Ufficio Studi Confcommercio Ravenna ha interpellato, attraverso il sondaggio ‘Ravenna al voto’, 180 attività del centro storico, del forese e dei lidi per conoscere l’opinione delle imprese sullo scenario attuale a meno di un mese dal voto amministrativo del 3-4 ottobre e avanzare le proposte più efficaci che verranno inserire in un documento per i candidati Sindaci della città.

Un passaggio molto importante perché il primo cittadino avrà il compito di amministrare il Comune nel contesto della triplice emergenza sanitaria, economica e sociale innescata dal Covid-19.

La preoccupazione degli imprenditori non si è esaurita con la fine delle restrizioni perchè l’economia è si in ripresa ma i danni provocati dalla pandemia nell’ultimo anno e mezzo sono ingenti, soprattutto i consumi crollati ai livelli più bassi degli ultimi quindici anni. Per questo occorre superare al più presto l’emergenza sanitaria con i vaccini per consolidare il clima di fiducia, precondizione necessaria per rafforzare la crescita economica e sostenere i consumi.

Confcommercio è convinta che vada introdotta l’estensione dell’obbligo di green pass anche per categorie di lavoratori come ad esempio quelle degli autisti e degli addetti ad attività di contatto con il pubblico.

Il green pass è infatti la carta da giocare per impedire nuove restrizioni che minerebbero la ripresa: occorre promuovere informazione e consapevolezza, ma anche sottolineare il dovere civile della vaccinazione come concreta scelta di responsabilità. È infatti evidente il collegamento tra contrasto della pandemia, sviluppi della campagna di vaccinazione e progressiva normalizzazione e ripartenza delle attività economiche. Questo sarà un tema molto dibattuto nelle prossime settimane.

I primi dati della stagione turistica confermano che le imprese hanno avuto una buona ripresa, e gli imprenditori hanno dimostrato la volontà di tornare alla normalità e a investire. Mancano ancora all’appello i turisti stranieri, ma già i primi segnali per l’autunno sono confortanti. Purtroppo la ripresa non tocca tutti i settori, ci sono imprese ancora a rischio. In particolare quelle legate al settore dell’intrattenimento, con le discoteche ancora chiuse, e alle altre attività legate al tempo libero e alla cultura che stanno ripartendo lentamente.

Ecco alcuni risultati emersi dal sondaggio.

Secondo il sondaggio, i temi che gli imprenditori ritengono prioritari, oltre all’emergenza sanitaria Covid-19, sono con oltre il 30% delle risposte la pressione fiscale, seguita da mobilità, traffico e infrastrutture, poi riqualificazione delle periferie/lidi/centro, sicurezza e legalità, turismo e attrattività e infine smart city e servizi digitali.

In particolare sulla mobilità, traffico e infrastrutture, le imprese ritengono necessarie proposte adeguate per modificare lo stato attuale.

Sulla promozione turistica, il 91,3% ritiene necessario destinare più risorse sui mercati internazionali e il 59,1% vorrebbe candidare Ravenna a un grande evento culturale o sull’ambiente (24,2%).

In particolare gli imprenditori delle località balneari chiedono nuovi servizi per aumentare il flusso di visitatori e i potenziali clienti, per il 40% occorre intervenire sull’accessibilità (collegamenti e infrastrutture), per il 31,4 sulla legalità e per il 28,6% sulla vivibilità.

Sempre alta l’attenzione sulla sicurezza: l’87,1% ritiene che la presenza delle forze dell’ordine nelle strade sia l’unica forma di prevenzione efficace del crimine.

Sulla fiscalità locale, bene l’abbattimento delle tariffe della Tari, introdotto dall’Amministrazione comunale sia nel 2020 che nel 2021: su questo la proposta che viene dagli imprenditori è l’istituzione di un fondo di copertura per diminuire ulteriormente i tributi locali che gravano sulle imprese.

Alla domanda “Nelle aree di trasformazione urbana quali tipologie di insediamenti dovrebbero essere incentivate?”, per il 36,5 andrebbero incentivati poli di ricerca, per il 34,9% imprese ad elevato potenziale tecnologico, per il 14,3% abitazioni, per l’11,1% uffici e per il 3,2% centri commerciali.

Per quanto riguarda i servizi digitali, tre quarti del campione ritiene opportuno ulteriori investimenti per semplificare le procedure burocratiche che devono affrontare le imprese.

Infine, alla domanda “Come giudica l’operato dell’Amministrazione comunale durante la pandemia?”, il 60,7% lo giudica positivo.

“Oltre alla emergenza sanitaria Covid-19, la pressione fiscale, mobilità e riqualificazione sono le parole chiave che emergono dal sondaggio – sottolinea Mauro Mambelli, Presidente Confcommercio Ravenna: sono i temi sui quali andrebbe concentrata l’attenzione della prossima Amministrazione comunale.

Gli imprenditori chiedono interventi sui collegamenti e sulle infrastrutture, oltre che sulla legalità e vivibilità come servizi e aree verdi.

Sulla sicurezza, sempre molto alta l’attenzione su furti, scippi, danneggiamenti vari e spaccio di droga, così come si ritiene fondamentale la presenza delle forze dell’ordine nelle strade in quanto forma di prevenzione efficace contro il crimine.

Bene l’abbattimento delle tariffe della Tari ed anche in generale l’operato dell’Amministrazione comunale durante la pandemia.

Le opinioni espresse dalle imprese saranno utilizzate per la stesura di un documento che Confcommercio Ravenna presenterà ai candidati a Sindaco nei prossimi giorni”.