Capisco che in campagna elettorale “tutto fa brodo” ma un minimo di informazione sui temi trattati e sulla effettiva realtà non guasterebbe, afferma Giannantonio Mingozzi esponente del PRI: sentir parlare il candidato Filippo Donati di esigenze innovative dell’Università a Ravenna,  “satellite, ferma, senza identità e competenza” fa sorridere ma purtroppo travisa anni di crescita e di risultati straordinari, nella ricerca scientifica e tecnologica, nel rapporto con le imprese, nel primati di immatricolazioni e di iscritti, nell’inserimento in ambito lavorativo, nel sostegno all’economia ed ai consumi della città offerto da 4000 studenti d’Italia e d’Europa. Bastava osservare l’esposizione che abbiamo proposto in questi giorni nelle vetrine Cassa di Piazza del Popolo per capire la crescita di questi trent’anni, Ravenna divenuta città universitaria grazie a Scienze Ambientali e la sede che oggi raddoppia con nuovi laboratori, Conservazione e Beni culturali ben radicata e nuovi titoli, Giurisprudenza e le imprese del porto, Ingegneria con offshore ed energia, l’imminente riapertura del Centro Ricerche di Marina ed il nuovo studentato, palazzo Corradini, l’avvio di Medicina, per fare qualche esempio! Ma dov’era Donati in questi anni?  Ravenna è cittadella universitaria e Campus nel suo insieme, con laboratori e biblioteche, posti letto e servizi, Flaminia e sedi di studio e ricerca offerte da istituzioni, Fondazioni e tessuto economico e produttivo con impegni concreti; se così non fosse e se non promuovesse innovazione tutti i giorni con stages e borse, con opportunità anche per il tempo libero ed il divertimento, non sarebbe scelta da tanti studenti la metà dei quali “fuori sede”; certo, conclude Mingozzi, dobbiamo offrire sempre nuove occasioni a chi decide di studiare a Ravenna per i collegamenti soprattutto, ma il Sole 24 Ore nella recente indagine conferma che verso i giovani Ravenna offre opportunità da classifica alta e il merito va anche all’insediamento universitario e a chi lo sostiene da anni, con qualità superiori alla stessa Alma Mater. Ma quale satellite, quando vuoi dibatterne in pubblico io ci sono, con chi vuoi, dove e quando vuoi, lo dobbiamo a studenti, docenti ed a tutti i ravennati che con spirito civico credono nei benefici dell’Università.