esterno isia con entrata corso mazzini

Nella giornata del 10 dicembre, a partire dalle ore 16, l’ISIA di Faenza, in Corso Mazzini 93 a Faenza,  celebra il centenario della nascita del Bauhaus con un convegno dedicato alle sue origini ed eredità nella teoria e nella pratica del design contemporaneo.
Personalità del mondo universitario e progettisti condurranno il pubblico alla scoperta di quel modello sperimentale e innovativo di formazione universitaria nel campo dell’architettura, del design e delle arti ancora oggi ineguagliato, che è all’origine del progetto didattico dell’ISIA sin dall’anno della sua fondazione nel 1980.

Ancora oggi l’istituto universitario faentino forma una generazione di designer e giovani creativi sul modello avanguardista del Bauhaus affiancando lo studio teorico scientifico e umanistico alla progettazione e alla modellazione pratica nei tanti laboratori attrezzati di prodotto e comunicazione.

Interverranno:
Giovanna Cassese, Presidente ISIA Faenza
Marinella Paderni, Direttore ISIA Faenza.
Marco De Michelis, docente di Storia dell’architettura
Francesco Faccin, designer
Marco Senaldi, curatore e teorico d’arte contemporanea
Lucia Gunetti, architetto e docente di Storia delle comunicazioni visive

Nell’Aula Magna, dopo l’introduzione di Giovanna Cassese, Presidente di ISIA Faenza, e Marinella Paderni, recentemente riconfermata nel ruolo di Direttore di ISIA Faenza, Marco De Michelis si concentrerà sul tema “Il Bauhaus come ultima opera d’arte totale“, indagando le caratteristiche di una scuola di architettura e design che univa ricerca formale, tecnologia e industria in una convergenza tra arti pure e applicate, sintesi indispensabile alla produzione in serie dove la forma segue la funzione.
Segue l’intervento di Francesco Faccin, designer milanese che si muove costantemente in modo fluido tra il mondo della produzione industriale, dell’autoproduzione e delle gallerie di design, interessato ai progetti che innescano relazioni, riflessioni e dibattito, soprattutto quelli che nascono da una ricerca approfondita e vanno oltre l’oggetto in sé.
Per Faccin, il design è un meraviglioso pretesto, un’occasione privilegiata per approfondire il rapporto dell’uomo con la realtà che lo circonda, oltre che uno strumento formidabile per connettere ambiti e discipline apparentemente lontani.
L’intervento di Marco Senaldi dal titolo “Luce colore movimento. Alla scoperta delle fonti filosofiche del Bauhaus” si focalizza sulle fonti teoriche del Bauhaus: il curatore e teorico d’arte contemporanea parte dalla propria ricerca sulle nuove concezioni del colore, della luce e del movimento che nascono in Germania col tardo romanticismo, passando per la psicofisiologia di metà Ottocento e approdando poi ai primi teorici del cinema, influenzando anche molti artisti centrali nella storia del Bauhaus, come Kandinski, Moholy-Nagy, Itten, Albers.
Con il suo intervento intitolato Bauhaus: grafica e avanguardie, Luciana Gunetti conclude il convegno focalizzando la riflessione sulla comunicazione e la realizzazione di concreti e sperimentali strumenti didattici di grande qualità editoriale e grafica, orientati verso le arti del movimento piuttosto che nella direzione delle arti figurative.
Uno degli obiettivi di Gropius e Moholy-Nagy era infatti quello di creare una piattaforma didattica d’avanguardia che manovrasse e disseminasse le proprie idee in oggetti concreti: mostre, libri, riviste, che divennero dei modelli visivi nuovi, punti di riferimento della più aggiornata cultura grafica degli anni Trenta e Quaranta.