L’Arena Borghesi e il cineclub Il Raggio Verde omaggiano Lina Wertmüller. A otto mesi dalla scomparsa della regista romana, lunedì 8 agosto sarà proiettato all’Arena Borghesi Cinema Film d’amore e d’anarchia – Ovvero “Stamattina alle 10 in via dei Fiori nella nota casa di tolleranza…” (1973). La proiezione inizierà alle 21.15. L’ingresso sarà gratuito.

Film d’amore e d’anarchia è uno dei tanti appuntamenti speciali che caratterizzano la seconda parte della stagione dell’Arena Borghesi a Faenza e rientra nella rassegna dei grandi “classici” della storia del Cinema che Il Raggio Verde ha selezionato per celebrare il ritorno del cinema in viale Stradone.

Giancarlo Giannini interpreta Antonio Soffiantini, “Tunin”, anarchico lombardo che medita di organizzare un attentato a Mussolini dopo l’assassinio di un suo compagno da parte dei fascisti. La sua base operativa sarà la nota casa di tolleranza dove lavora Salomè, Mariangela Melato, che lo presenta alle altre ragazze come un cugino, bisognoso di un tetto sulla testa. Nella casa chiusa Tunin finisce con l’innamorarsi di un’altra prostituta, Tripolina (Lina Polito).

Il film, scritto e diretto da Lina Wertmüller, è ispirato agli attentati organizzati dagli anarchici nei primi anni del fascismo italiano. La scrittura del copione venne influenzata inevitabilmente anche dagli attentati degli anni di piombo.

La pellicola venne candidata alla Palma d’oro al Festival di Cannes del 1973. Quell’anno però la giuria presieduta da Ingrid Bergman preferì premiare Un uomo da affittare e Lo spaventapasseri. La stessa giuria però premiò Giancarlo Giannini per la miglior interpretazione maschile.

Arcangela Felice Assunta Wertmüller von Elgg Spanol von Braueich, più semplicemente nota come Lina Wertmüller, nata in una famiglia aristocratica di origini svizzere, entra nel mondo dello spettacolo iniziando a lavorare in teatro, poi in radio e in televisione. Nel 1953 inizia la sua carriera cinematografica, come segretaria di edizione nel film …e Napoli canta! Sette anni più tardi sarà già al fianco di Federico Fellini, come aiuto regista, prima sul set di La dolce vita, poi durante la lavorazione di  . Nello stesso anno di uscita di , arriva nelle sale anche la sua prima opera da regista, I basilischi, duro ritratto della vita di tre giovani del Sud Italia.

All’inizio degli anni Settanta inizia la collaborazione con Giancarlo Giannini e nello stesso decennio arrivano i grandi successi: Mimì metallurgico ferito nell’onore (1972),  Film d’amore e d’anarchia – Ovvero “Stamattina alle 10 in via dei Fiori nella nota casa di tolleranza…” (1973), Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto (1974), Pasqualino Settebellezze (1976), La fine del mondo nel nostro solito letto in una notte piena di pioggia (1978) e Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova. Si sospettano movimenti politici (1978).

Nel 2020, un anno prima della morte, è arrivato il riconoscimento internazionale con l’Oscar alla carriera.

Martedì 9 agosto sarà il momento di un altro appuntamento speciale nell’agosto dell’Arena Borghesi. In anteprima nazionale verrà infatti proiettato Onoda – 10.000 notti nella giungla, film diretto da Arthur Harari, liberamente ispirato alla vita di Hiroo Onoda, soldato della Seconda Guerra Mondiale che a 22 anni viene inviato in una piccola isola delle Filippine, Lubang, per organizzare la resistenza locale all’imminente sbarco delle truppe degli Stati Uniti. 

L’Impero giapponese però si arrenderà poco dopo l’arrivo del soldato sull’isola. Onoda rimarrà ignaro degli sviluppi della guerra e continuerà la propria battaglia nella giungla. Ci vorranno 10 mila giorni, oltre 27 anni, prima che il soldato getti la spugna e accetti la fine della Seconda Guerra Mondiale.

Il film, scritto da Arthur Harari in collaborazione con Vincent Poymiro, è una co-produzione internazionale fra Francia, Giappone, Germania, Belgio, Italia e Cambogia. A Cannes è stato premiato dall’Associazione francese dei critici cinematografici. Viene presentato in Arena Borghesi in lingua originale con sottotitoli in italiano.

La serata, oltre ad essere un’anteprima nazionale, rappresenta anche un’anteprima dell’Ottobre Giapponese, festival che dal 2003, con cadenza annuale, coinvolge la provincia di Ravenna nella scoperta della cultura e delle tradizioni giapponesi, ideato da ASCIG, Associazione per gli Scambi Culturali fra Italia e Giappone.

A presentare Onoda, martedì 9 agosto sarà presente in arena Marco Del Bene, presidente di ASCIG, professore associato di Storia dell’Asia orientale e sud-orientale all’Università La Sapienza di Roma. La serata inizierà alle 21.15.

La settimana di programmazioni all’Arena Borghesi continuerà mercoledì 10 agosto con Tromperie-Inganno, adattamento dell’omonimo romanzo di Philip Roth, capace di incontrare i giudizi favorevoli di critica e pubblico con la regia di Arnaud Desplechin, con Léa Seydoux, Denis Podalydès e Anouk Grinberg.  La serata sarà in collaborazione con la Biblioteca Comunale Manfrediana di Faenza che commenterà il film.

Venerdì 12 agosto toccherà invece all’adattamento cinematografico dell’opera di Angela e Luciana Giussani: in programma Diabolik, la pellicola diretta dai fratelli Manetti, successo cinematografico italiano della stagione, con due sequel in arrivo nelle sale. Contrariamente ai prossimi film, in questo primo episodio Diabolik ha il volto di Luca Marinelli. Accanto a lui Miriam Leone, Alessandro Roja e Valerio Mastandrea.

Sabato 13 agosto in calendario Tra due mondi, indagine sul lavoro precario nella società francese, diretto da Emanuelle Carrère. Juliette Binoche nei panni della giornalista protagonista.

Domenica 14 agosto sarà invece proiettato Il ritratto del duca, commedia inglese con Jim Broadbent e Helen Mirren, diretta da Roger Michell (Notting Hill e Il mandolino del Capitano Corelli), che ricostruisce il furto alla National Gallery di Londra dell’omonimo quadro di Goya avvenuto negli anni Sessanta.