Sono iniziate da qualche settimana le opere di accantieramento, bonifica ordigni bellici e le opere propedeutiche all’inizio dei lavori dell’ampliamento autostradale per la realizzazione della 4° corsia lungo l’A14 e contestuale realizzazione del Casello Autostradale Solarolo – Castel Bolognese.

Mercoledì mattina nel palazzo della Regione Emilia-Romagna, durante un convegno dedicato, l’Amministratore delegato di Società Autostrade Roberto Tomasi, alla presenza del Presidente Bonaccini. dell’Assessore Andrea Corsini e dei sindaci dei territori coinvolti, ha presentato il cronoprogramma dei lavori.

Ad oggi sono iniziate, come detto, le fasi di allestimento del cantiere e delle opere propedeutiche alla realizzazione dei lavori con l’obiettivo di iniziare l’espansione vera e propria entro il mese di marzo 2023.
Il cantiere durerà quindi 3 anni ed entro fine 2026 Castel Bolognese e Solarolo dovrebbero avere il loro casello autostradale.

La realizzazione della quarta corsia, con corsia di emergenza, in entrambi i sensi di marcia, tra ponte Rizzoli nel bolognese e la diramazione per Ravenna sarà un investimento da 300 milioni di euro.

“Abbiamo lavorato duramente in questi anni per far si che il casello non uscisse dagli investimenti prioritari di Autostrade e per far si che i lavori del casello iniziassero unitamente a quelli dell’ampliamento della 4° corsia dinamica. Per questo siamo molto soddisfatti dell’inizio dei lavori” ha commentato il sindaco di Castel Bolognese Luca Della Godenza.
“La rotta è tracciata ed entro il 2026 avremo il Casello che darà nuove opportunità al sistema produttivo ed industriale del nostro territorio che diventerà ancora più competitivo e darà la possibilità a tutti i nostri concittadini di spostarsi verso Bologna, Ravenna e Rimini in minor tempo”.

Sono tre in realtà gli interventi previsti da Aspi per l’Emilia-Romagna. Oltre alla quarta corsia sull’A14, sarà realizzato l’ampliamento del passante di Bologna, dove saranno interessate dall’allargamento di circa 8 metri per lato della sede stradale attuale per 13 chilometri sia l’autostrada, sia la tangenziale. Un investimento da 1,5 miliardi di euro. Altri 800 milioni di euro invece saranno destinati per il potenziamento dell’A13, con la realizzazione della terza corsia, più quella di emergenza, tra Bologna Arcoveggio e Ferrara Sud, su un tracciato di circa 32,5 chilometri.

“Opere fondamentali per il nodo di Bologna e per tutta la regione- hanno affermato il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e l’assessore regionale a infrastrutture e trasporti Andrea Corsini – perché contribuiranno ad alleggerire un tratto congestionato da tempo portando benefici alla qualità dell’aria in una zona altamente produttiva della Pianura Padana, oltre che di collegamento tra nord e sud del Paese. Con un impatto contenuto, grazie anche al grande lavoro di squadra tra istituzioni e società Autostrade che ha permesso di individuare massicci interventi di compensazione e mitigazione a favore dei territori attraversati da queste infrastrutture”.
“Il risultato di questi progetti- proseguono presidente e assessore- si legge negli ettari di terreno che saranno destinati ad aree verdi e parchi pubblici, nelle piste ciclabili che saranno realizzate sui nuovi cavalcavia, nelle nuove barriere antirumore. Interventi necessari che hanno lo scopo di tenere in equilibrio la crescita, l’ambiente e il benessere delle persone; perché, al di là di ogni possibile demagogia, abbiamo il dovere di garantire infrastrutture in grado di permettere e sostenere lo sviluppo del lavoro e delle imprese della nostra regione. Senza mai dimenticare la sostenibilità ambientale- concludono- che resta uno dei punti prioritari dell’azione di governo della Regione”.

190 ettari di verde e parchi pubblici, piste ciclabili, barriere antirumore e rafforzamento dei cavalcavia costituiranno le opere di compensazione di tutti e tre i progetti.