Una festa della qualità. Che permette alla Food Valley dell’Emilia-Romagna di conquistare gli Stati Uniti mettendosi in mostra in una vetrina prestigiosala Summer Fancy Food, la più importante manifestazione del settore agroalimentare e bevande del Nord America, apertasi ieri nel cuore di New York, al Jovits Center a Manhattan.

Lo ha fatto forte dei suoi 44 prodotti Dop e Igp, nessun’altra regione europea ne conta tanti, distribuiti fra tutte le province della regione. Territori ed eccellenze, molte delle quali rappresentate alla Fancy Food da 4 Consorzi di tutela e 25 aziende espositrici.

Tanto da meritarsi il posto d’onore al taglio del nastro della Summer Fancy Food e del Padiglione Italia, il nostro Paese è partner Country dell’edizione 2022, la 66^ e la prima dopo lo stop dovuto alla pandemia negli ultimi due anni. A dare il via alla rassegna, insieme al presidente della Fancy Food, Bill Lynch, e all’ambasciatrice italiana negli Stati Uniti, Mariangela Zappia, il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, la presidente dell’Assemblea legislativa, Emma Petitti.

“Siamo la regione leader in Europa per prodotti a qualità regolamentata. Eccellenze che in tutto il mondo sono sinonimo di qualità, tipicità, distintività- affermano il presidente Bonaccini e l’assessore Mammi-. L’agroalimentare è una voce fondamentale del nostro export e gli Stati Uniti uno dei partner commerciali più importanti. Promuovere accordi e relazioni, sostenere le nostre imprese nei processi di internazionalizzazione, facendo gioco di squadra con il Governo, è per noi un impegno fondamentale. Così come lo è continuare a investire sulla qualità, l’innovazione e la sostenibilità ambientale delle nostre produzioni”.

“Il nostro obiettivo – aggiungono- è favorire la conoscenza e la valorizzazione dei prodotti agricoli e alimentari regionali in un mercato già oggi molto significativo come gli Stati Uniti, intercettando modifiche dei comportamenti dei consumatori che la pandemia ha accelerato, come l’attenzione a stili di vita più salutari e alla sicurezza alimentare. Le nostre eccellenze alimentari, che uniscono qualità delle materie prime e delle tecniche di produzione, hanno tutte le carte in regole per rispondere a questa richiesta. Per questo siamo qui, per lanciare un programma che guardi al mercato Usa nel momento in cui i consumatori americani dimostrano di preferire e voler scegliere la qualità e la sicurezza, terreno- chiudono Bonaccini e Mammi– sul quale l’Emilia-Romagna non ha rivali al mondo”.

Quella di New York è la prima tappa della missione istituzionale della Regione che fino al 17 giugno toccherà anche le città di Boston, Washington, Philadelphia, per incrociare le competenze e le  vocazioni di due territori – Emilia-Romagna e Stati Uniti del Nord –  in alcuni settori strategici: agricoltura 4.0, agroalimentare, ma anche Big Data e intelligenza artificiale,  scienze della vita, biotecnologie, automotive. E avviare collaborazioni e progetti comuni, spingendo sull’export e promuovendo gli investimenti.

 

Agroalimentare, 670 milioni di euro di export MadeinER verso gli Usa: il Piano della Regione

Quello dei prodotti alimentari di qualità – i cosiddetti Specialty food – è un mercato di grande rilievo negli Stati Uniti: 170 miliardi di dollari il valore nel 2020, con un +19,4% di vendite al dettaglio (+24% nel biennio dal 2018). Una tendenza testimoniata da un altro dato: circa la metà dei consumatori americani sarebbe disposto a cambiare le abitudini per ridurre l’impatto ambientale, un passo avanti verso la sostenibilità sinonimo ulteriore di qualità.

44 prodotti Dop e Igp dell’Emilia-Romagna rientrano fra gli Specialty food e non c’è dubbio sul fatto che tali eccellenze facciano della qualità il loro punto di forza, incontrando il favore di una quota sempre maggiore di cittadini statunitensi.

Gli Stati Uniti rappresentano il secondo Paese di destinazione dell’export emiliano-romagnolo dopo la Germania e prima della Francia e l’agroalimentare costituisce il terzo settore dopo la meccanica e la salute, con un valore che sfiora i 670 milioni di euro nel 2021. Tra le voci più significative per crescita quella dei prodotti trasformati e delle bevande.

Per questo la Regione intende lanciare il programma di promozione agroalimentare ‘Madein ER-Usa 2022-2023’, di cui la missione di questi giorni rappresenta l’avvio. La giornata alla Fancy Food e l’incontro con gli organizzatori della rassegna e le imprese partecipanti servono anche a gettare le basi per una eventuale presenza più strutturata alla prossima edizione, con anche uno stand della Regione. L’incontro che l’assessore Mammi avrà oggi a Washington con il ministro all’Agricoltura del governo federale UsaThomas Vilsack per confrontarsi sulla possibilità di maggiore penetrazione dei prodotti emiliano-romagnoli negli Stati Uniti, ancora troppo frenati da restrizioni, è il caso per esempio dei formaggi e degli affettati, o danneggiati da imitazioni del tutto inaccettabili (Italian sounding): argomenti che verranno affrontati anche con l’Italian Trade Commission (Ice) a New York. Fino ai meeting di giovedì a Filadelfia con i ristoratori e i rappresentanti della Grande distribuzione Usa: è infatti nei supermercati che avviene la vendita della maggior parte degli Speciality food (69%).

Dunque, un programma col quale la Regione intende favorire il mercato delle eccellenze enogastronomiche emiliano-romagnole e rafforzarne il posizionamento negli Usa, aumentare la tutela dei prodotti a qualità regolamentata, consolidare ed espandere le esportazioni, definire strumenti di sostegno adeguati alle esigenze delle imprese, sia in termini di servizi da offrire che di modalità di erogazione.

Il concerto dell’Orchestra popolare Mirko Casadei

La prima giornata della missione si è conclusa con un’iniziativa promossa dalla Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo. Al Family Community Club di New York, il presidente Bonaccini e la presidente Petitti, insieme al presidente e alla vicepresidente della Consulta, Marco Fabbri e Valentina Stragliati, hanno incontrato una rappresentanza degli emiliano-romagnoli che vivono e lavorano nella Grande Mela, molti dei quali arrivati anni fa ma che mantengono un forte legame con la loro terra d’origine.

Un’occasione per stringere ulteriormente i rapporti ma anche una serata all’insegna della più autentica tradizione emiliano-romagnola, grazie al concerto della Mirko Casadei Popular Folk Orchestra, lungo il solco tracciato dall’indimenticabile Raoul Casadei.