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È un bilancio solido quello dell’esercizio 2021-22 (chiuso al 30/04/2022) presentato nel corso delle recenti assemblee territoriali ai propri soci da Agrintesa, cooperativa faentina leader nazionale per la produzione ortofrutticola e vitivinicola. Nonostante il -25% registrato nei volumi gestiti di ortofrutta e il -20% della vite da vino (dati relativi alla campagna 2021 e inizio 2022), Agrintesa chiude l’annata con un bilancio consolidato di 337 milioni di euro, 895.000 € di utile (che portano il patrimonio netto a 138 milioni) e liquida ai soci la cifra più altra nella propria storia: 164 milioni e 194mila euro.
“Sebbene da aprile 2021 a maggio 2022 Agrintesa abbia gestito volumi nettamente inferiori rispetto alle medie storiche, il bilancio dell’annata 2021-2022 è positivo – commenta Aristide Castellari, presidente della cooperativa -. Un risultato che è merito dei posizionamenti sul mercato sviluppati dalle società commerciali a cui Agrintesa partecipa: Alegra, Brio, Valfrutta Fresco e Opera per l’ortofrutta, Caviro e Contri Spa per il vino. A ciò si affianca una gestione ancor più oculata nell’ultimo biennio orientata a un ulteriore efficientamento di costi e processi. In questo modo, nonostante la contrazione produttiva, siamo riusciti a liquidare ai soci oltre 164 milioni di euro. Si tratta del migliore risultato della storia di Agrintesa e siamo lieti di averlo raggiunto in un momento storico in cui le sfide per il mondo della produzione sono quantomai complesse. Monitoriamo con attenzione l’impennata incontrollata dei costi alla produzione subita dai nostri soci e gli incrementi impressionanti per energia elettrica, imballaggi e logistica che si sono abbattuti sulla cooperativa: è importante sottolineare quanto il quadro sia preoccupante e come ad essere a rischio sia la tenuta dell’intera filiera. Ma questo bilancio – incalza Castellari – è la conferma che Agrintesa è solida ed è pronta ad affrontare le sfide dei comparti ortofrutticolo e vitivinicolo, tutelando i propri soci e il loro impegno quotidiano”.
Sfide che la cooperativa ha deciso di affrontare anche puntando sull’efficientamento continuo, proseguendo nel processo di innovazione dentro e fuori dal campo che caratterizza Agrintesa fin dalle proprie origini: “Mentre affrontiamo le criticità attuali dobbiamo continuare a guardare avanti, camminando incontro al futuro – commenta il direttore generale Cristian Moretti -: è in questa direzione che vanno gli investimenti e i miglioramenti tecnologici in corso, presentati ai soci durante le assemblee territoriali. Penso all’introduzione di nuovi importanti impianti di lavorazione negli stabilimenti di Gambettola e Faenza, all’incremento dell’autoproduzione energetica che prevede l’installazione di ulteriori 6,5 Mwh di impianti fotovoltaici entro la primavera 2023, ma anche all’introduzione di un nuovo software gestionale di gruppo e al rinnovamento completo dell’infrastruttura informatica con la conseguente ottimizzazione di processi e sistemi”.
Tante le novità anche sul fronte produttivo, perché il futuro comincia in campo: “Abbiamo presentato ai soci anche i numerosi progetti di sviluppo varietale in cui è impegnata Agrintesa, a partire dai Club di prodotto a cui la cooperativa partecipa con importanti esclusive come le nettarine piatte Ondine, il kiwi VerdeDivo e i kiwi a polpa gialla. A questi si affiancano diversi progetti di sperimentazione in corso nei campi di osservazione attivi nei campi della cooperativa. Ci sono diverse novità allo studio: l’obiettivo è quello di accompagnare i nostri soci favorendo lo sviluppo di produzioni economicamente sostenibili e che rispondano sempre meglio alle esigenze di un mercato in costante trasformazione, anticipandone i trend e cogliendo le opportunità migliori”.