Martedì 18 febbraio 2025, alle ore 17:00, si terrà una lezione del Corso Ambiente per l’anno accademico 2024/2025 dal titolo “La sostenibilità sociale economica e ambientale della società sostenibilità sociale economica e ambientale della società antropica. Nuove realtà e opportunità di fronte ai cambiamenti climatici. La sfida della adattabilità””. L’incontro avrà come focus l’argomento “Adriatico resiliente ai cambiamenti della biodiversità” e vedrà la partecipazione di esperti del settore quali in particolare del biologo Diego viviani, Presidente della Fondazione Centro di Ricerche Marine di Cesenatico e del biologo Marco Lezzi, della Struttura Oceanografica Daphne – Unità Coordinamento Settore tecnico marino – Unità Laboratorio Biologico di ARPAE Emilia-Romagna.
La lezione riguarda un tema di grande attualità e importanza, che richiede una riflessione approfondita sulle dinamiche ecologiche, climatiche e antropiche che stanno influenzando il Mar Adriatico.
Negli ultimi decenni, l’Adriatico ha dimostrato una certa resilienza, adattandosi a fenomeni come il riscaldamento globale, l’inquinamento e l’introduzione di specie aliene. Tuttavia, questa resilienza non è illimitata e dipende dalla capacità di gestione sostenibile delle risorse e dalla riduzione degli impatti umani.
Tra il 2000 e il 2025, si sono osservati cambiamenti significativi nella biodiversità marina, con un aumento delle temperature superficiali, l’acidificazione delle acque e la perdita di habitat critici come le praterie di posidonia. Nonostante ciò, alcune specie native hanno mostrato adattamenti sorprendenti, mentre altre sono in declino. La cooperazione internazionale, attraverso iniziative come la Convenzione di Barcellona e la Direttiva Quadro sulla Strategia per l’Ambiente Marino dell’UE, ha contribuito a mitigare alcuni effetti negativi, promuovendo la conservazione e il ripristino degli ecosistemi.
Per garantire un Adriatico resiliente nel futuro, è essenziale continuare a monitorare i cambiamenti, implementare politiche di protezione ambientale e coinvolgere le comunità locali in pratiche sostenibili. Solo attraverso un approccio integrato e collaborativo sarà possibile preservare la biodiversità e garantire la salute di questo mare, risorsa vitale per le regioni che lo circondano.
A moderare l’incontro sarà Piergiorgio Vasi, Vicepresidente dell’ENDAS Emilia-Romagna e socio della Casa Matha.
In particolare si parlerà anche del progetto “Conoscere, Vivere, Proteggere l’Alto Adriatico” che ha come obiettivo diffondere la conoscenza della ricchezza in biodiversità dell’ecosistema marino costiero dell’Alto Adriatico e approfondire le problematiche legate a una gestione integrata delle zone costiere, in modo da promuovere e diffondere una responsabilità collettiva rispetto alla protezione e conservazione di tale territorio.
I cambiamenti climatici stanno modificando profondamente la biodiversità marina, portando alla presenza di nuove specie e alla scomparsa di altre.