Si avvia ufficialmente la ricerca della nuova sede da destinare all’Accademia di Belle Arti e all’Istituto superiore di studi musicali Giuseppe Verdi di Ravenna. È quanto ha stabilito la giunta di oggi che, attraverso lo strumento dell’avviso pubblico finalizzato ad attivare un contratto di locazione, si impegna a trovare un edificio adeguato a quello che diventerà il Politecnico delle arti di Ravenna.

“Con questo atto amministrativo – affermano il sindaco Michele de Pascale e l’assessora all’Istruzione superiore Ouidad Bakkali – si concretizza il già espresso impegno dell’Amministrazione comunale nei confronti di queste due importanti istituzioni artistiche della città. In attesa che si completi il progetto di statizzazione noi proseguiamo nel processo di valorizzazione, che consentirà a docenti e allievi di esprimere al meglio competenze e progettualità, nella consapevolezza che sarà un arricchimento per loro e per l’intera città”. 

L’assessorato a Università e formazione superiore, unitamente a quello di Edilizia scolastica, hanno evidenziato all’assessorato al Patrimonio la necessità di individuare un immobile, situato in centro storico, di almeno 1.500 metri quadrati per lo svolgimento delle attività amministrative e di segreteria, didattiche e di produzione anche comuni quando sarà effettiva la statizzazione dei due enti.

Il nuovo stabile potrà permettere lo sviluppo di un’offerta formativa comune e la riorganizzazione e razionalizzazione delle strutture con un contenimento dei costi e un incremento nell’efficacia dei servizi: unica segreteria didattica e amministrativa; gestione amministrativa comune del Progetto Erasmus e dei tirocini; realizzazione, anno per anno, di progetti di produzione artistica condivisi; creazione di un’unica biblioteca tramite la messa in comune del rispettivo patrimonio librario e documentale. Nella nuova sede dovrà esserci un auditorium, oltre ad uffici amministrativi, una sala riunioni, aule didattiche, una zona ristoro, spazi da utilizzare come deposito e magazzino, un archivio per il patrimonio librario e documentale, una sala lettura e consultazione.