Abbiamo partecipato ieri alla riunione della commissione consiliare n. 9 del Comune di Ravenna convocata per discutere della mozione presentata dal capogruppo della lista civica La Pigna, Veronica Verlicchi per l’approvazione del Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA) da realizzare attraverso la creazione di un tavolo di lavoro con le associazioni locali più rappresentative dei disabili riconosciute a livello nazionale.

La Fand concorda con il contenuto della mozione e con l’introduzione della capogruppo della Pigna Veronica Verlicchi che chiedeva di adottare il PEBA quale strumento di programmazione e pianificazione per l’eliminazione di tutte le barriere architettoniche presenti negli edifici e negli spazi pubblici comunali.

L’adozione del PEBA è un atto obbligatorio per i Comuni previsto dall’art 32 commi 21 e 22 della legge n. 41 del 1986 e doveva essere adottata entro un anno pena il commissariamento ad hoc da parte della Regione. Sono quindi 31 anni che il Comune di Ravenna è inadempiente rispetto alla Legge.

La Fand aveva chiesto in campagna elettorale a tutti i candidati a Sindaco e alle loro coalizioni di Ravenna di   prendere impegni precisi e concreti sull’eliminazione delle barriere architettoniche. Considerato l’impegno preso dall’Assessore Fagnani, ci auspichiamo che a breve anche il Sindaco de Pascale si assuma pubblicamente l’impegno di far elaborare e approvare in tempi brevi e con la nostra collaborazione fattiva, il PEBA che contenga l’anagrafe di tutte le barriere architettoniche, la classificazione e le priorità delle stesse, la pianificazione e la programmazione degli interventi, compreso l’aggiornamento del piano triennale degli investimenti e la definizione delle risorse economiche da utilizzare.

Siamo nettamente contrari a tavoli allargati nella fase di elaborazione tecnica del PEBA alle rappresentanze politiche che dovranno essere invece aggiornate sullo stato di avanzamento dei lavori da parte della Giunta Comunale. Occorre infatti tenere separati i momenti di lavoro tecnico da quello politico per evitare inutili inutili allungamenti dei tempi che rischiano di non fare venire alla luce il PEBA.