28/04/2018 – Il meet up “A riveder le stelle” si scaglia contro la gestione del verde pubblico adottata dal Comune di Ravenna nell’ultimo periodo, invitando i cittadini ad un incontro pubblico previsto per il 31 maggio prossimo: ““Con grande indignazione i cittadini commentano lo scempio in atto contro il verde pubblico. Abbattimenti, capitozzature selvagge, alberi ridotti a moncherini o rimasugli di tronchi mutilati spacciati come manutenzione del verde: patrimonio pubblico e soldi dei cittadini amministrati in modo quantomeno discutibile. Gli alberi sono esseri viventi, erano i compagni della nostra vita nelle campagne e nelle città quando ancora l’urbanistica e l’architettura avevano una dignità, hanno funzione di protezione dall’inquinamento, di mitigazione e di riparo per gli uccelli. E a chi ritiene che le mutilazioni in atto indiscriminatamente ovunque e in qualunque stagione siano comunque ordinate da uffici tecnici che sapranno il fatto loro, gli esperti invece rispondono che gli alberi mutilati, sì, ricacceranno, ma solo nel disperato tentativo di non morire, privati dei rami e delle foglie che permettono loro di vivere. La ricrescita avviene in modo disordinato e fragile, intaccando le riserve vitali che l’albero avrebbe utilizzato per irrobustirsi, si abbassano le difese, sono possibili facili aggressioni di funghi, in molti casi le piante rischiano di morire e i danni possono evidenziarsi anche dopo anni. Di qualche giorno fa la scioccante mutilazione dei pioppi cipressini di viale Galilei, dove sono stati segnalati anche nidi di colombacci in cova ed ora ovviamente spariti, a cura di Azimut – il braccio armato del Comune contro gli alberi di Ravenna? – società affidataria dei lavori di manutenzione del verde pubblico ravennate per 450 mila euro annuali. Circa un anno fa la devastante “potatura” del vecchio e bellissimo lauroceraso e delle altre essenze della piazzetta dell’Arcivescovado adiacente a due monumenti Unesco – questa, se siamo ben informati, non di proprietà comunale – ma l’elenco è sterminato e va di pari passo con l’indignazione dei cittadini. Ditte inesperte? Tentativi di risparmiare grazie a operazioni così drastiche che azzerano la manutenzione per molto tempo? Moda truculenta i cui dannosi effetti si vedranno solo in seguito? Cercheremo di capirlo con tecnici competenti ed appassionati nella conferenza in programma per giovedì 31 maggio presso la Rocca Brancaleone. Anche questa in fase di diserbo con eliminazione di specie protette dalla Legge Regionale 2/1977”.