Dopo la pausa natalizia riprendono i concerti al The Ale House Blues Club di Faenza, con una serie di appuntamenti dal 12 gennaio al 22 aprile. Il primo concerto del 2019 vedrà in scena il duo Paul Venturi & Max Bradley. 

Nato a Modena, il giovane talento del Blues Made in Italy, Paul Venturi,  incomincia la sua avventura musicale con gli studi di chitarra classica per poi appassionarsi al Blues, sua vera vocazione. Dopo uno studio rigoroso e scientifico delle più antiche sonorità Delta, prende ad esibirsi come leader di trio o quartetti ottenendo un discreto successo nei locali e clubs della provincia. Nel corso degli anni, elabora un sound ed una lirica, che spaziano dalle più antiche atmosfere acustiche a quelle più graffianti, tipicamente elettriche. Importante l’incontro con l’armonicista Andreino Cocco che lo nota subito per il talento innato e la creatività musicale.

Il frequente utilizzo del falsetto, il sensuale vibrare della slide sulle sei corde e le liriche crude e spontanee rendono Paul Venturi uno dei più originali e bizzarri esponenti del Blues in Italia. Nonostante la giovane età, ha avuto modo di collaborare con esponenti internazionali del Blues come Brian Templeton; Louis Youngblood; Terry Harmonica Been; Robert Belfour e nella tourneé invernale del 2006 ha fatto coppia con l’ armonicista e cantante di New Orleans James Monque’ D col quale ha partecipato nel 2011 al grande “Jazz and Blues  Heritage” Festival, il più importante al mondo, che si tiene a New Orleans ogni anno a fine maggio.

Little Paul, come lo chiamano scherzosamente i suoi amici, sarà accompagnato dal bassista Max Bradley col quale ha realizzato il bellissimo album già citato “Cold and Far Blues”.

Max Bradley, al secolo…Massimo Sbaragli,  forlivese puro sangue, già bassista di Vince Vallicelli, rappresenta la figura più rigorosa del blues italiano, sia per la tecnica musicale, sia per lo stile di vita veramente bluesy, al limite della filosofia  cajun.