L’assessore Michele Fiumi si è dimesso dal proprio ruolo all’interno della giunta del Comune di Cervia. Fiumi, che nella giunta Medri copriva le deleghe a Attività produttive e demanio, Cultura, Partecipazione del cittadino, Sviluppo tecnologico, era stato al centro il mese scorso di diverse polemiche per la decisione di vietare agli artigiani ambulanti la possibilità di vendere i propri prodotti a cervesi e turisti durante i vari eventi estivi. La CNA già a luglio ne aveva chiesto le dimissioni.

“Sono molto dispiaciuto e sorpreso della decisione” commenta il sindaco Massimo Medri “Una decisione presa dopo un anno di emergenze e in piena crisi economica e sociale. Un periodo molto complicato che ha messo a dura prova sia le imprese private che l’apparato pubblico e durante il quale abbiamo dovuto gestire al meglio le emergenze climatiche, prima fra tutte la tromba marina che ha distrutto 30 ettari di pineta e la pandemia da Coronavirus. Abbiamo prodotto uno sforzo straordinario ed eccezionale sia per gestire la fase più acuta dell’emergenza sia per sostenere il rilancio della nostra economia. Non abbiamo, però, rinunciato a perseguire gli obbiettivi fondamentali del programma di legislatura, che non mi sembra siano stati disattesi; anzi, vorrei ricordare l’emendamento approvato per ottenere la concessione delle Saline per cinquant’anni, l’emissione del bando per il Parco Urbano a Milano Marittima, il finanziamento per il completamento del lungomare sempre a Milano Marittima, l’accordo per RavennaFestival; solo per citarne alcuni.

Obbiettivi raggiunti grazie a tutta la maggioranza e in alcuni casi a tutte le forze presenti in Consiglio Comunale e altre. Dove stanno, quindi, le questioni di merito. Il tema del contendere è forse, quindi, la sicurezza?

Forse non ci siamo resi conto che i fenomeni degenerativi che si stanno verificando in tutte le località italiane sono il sintomo di una grave emergenza sociale, che non può essere affrontata solo con la repressione e comunque tutte le misure adottate per contrastare questi, in parte, nuovi fenomeni, sono sempre stati approvati da tutta la Giunta Comunale.

Lo stesso riequilibrio territoriale è un impegno preso sul quale si stava lavorando.

Appare ingeneroso e pretestuoso prendersela col Sindaco che ha sempre difeso e sostenuto il lavoro dei suoi assessori e delegati; a questo proposito, io rivendico la mia piena libertà di giudizio a servizio della città. Rivendico anche il profondo rispetto che nutro nei confronti del Consiglio Comunale, espressione della volontà della città e ispiratore delle decisioni e dell’attività dell’organo esecutivo.

Ho sempre sostenuto che le differenze in una coalizione, e più in generale in una comunità, rappresentano un valore, se si fondono in una sintesi dei vari contenuti espressi; sono viceversa un disvalore, se una vuole prevalere o soffocare l’altra.

Questa sintesi è il mio modo di intendere il lavoro di squadra, soprattutto in un momento come questo, dove la coesione sociale è messa a dura prova dagli effetti devastanti della pandemia.

Io continuerò a dialogare e a confrontarmi con tutti coloro che vorranno mantenere un rapporto non pregiudiziale con me e con la Giunta Comunale. In particolare, con coloro che- e li ringrazio – mi hanno confermato  la fiducia, distinguendosi dal comunicato di Progetto Cervia, come Italia in Comune e gli altri ormai ex componenti di questa forza civica.

E’ forse giusto che chi non si riconosce in questo metodo di confronto e vuole giocare la sua partita in solitudine lo faccia in piena autonomia, ma senza incolpare chi, invece, con lealtà si è sempre messo a disposizione della città, senza perseguire nessun tipo di interesse personale o di parte.

Ci aspettano momenti difficili e problemi complessi a cui dovremo necessariamente far fronte, già nell’autunno  prossimo. Penso che i cittadini siano maggiormente interessati al futuro della propria città, alle priorità che la Pubblica Amministrazione intende darsi, ai provvedimenti conseguenti da adottare e che, invece, siano molto distanti da tutte quelle diatribe politiche, che poco hanno a che fare coi loro reali bisogni.

Noi continueremo a lavorare nell’interesse generale della città e dei suoi abitanti e, come abbiamo già detto, cercando di trovare il massimo della coesione sociale, attraverso un patto per il lavoro per Cervia e che coinvolga tutte le varie espressioni e rappresentazioni territoriali. Per farlo, avremo bisogno della massima disponibilità di assessori e delegati e di un confronto assiduo con tutto il Consiglio Comunale. Lo richiede la difficile situazione nella quale ci troviamo e dalla quale potremmo uscire solo con uno sforzo straordinario di tutte le componenti”

Da decifrare ora cosa farà Progetto Cervia, la lista civica rappresentata da Fiumi che aveva contribuito all’elezione di Massimo Medri a sindaco (nella legislatura precedente era all’opposizione della giunta di centrosinistra guidata da Luca Coffari). Inizialmente sembrava che Progetto Cervia volesse uscire dalla maggioranza, ma nelle ultime ore alcuni esponenti hanno ribadito il sostegno al sindaco Medri