“Un tecnico ingegneristico, con cui Lista per Ravenna intrattiene una proficua collaborazione su tematiche ambientali attinenti al territorio di Ravenna sud attraversato dai Fiumi Uniti, ci aveva informato, il 21 ottobre scorso, di avere osservato, due giorni prima, “durante una breve passeggiata sul bagnasciuga di Punta Marina, in corrispondenza del Bagno Gianni e camminando solo in direzione di Lido Adriano, una moria di pesci”. Aveva allegato le foto scattate. Di qui, nell’incertezza che si trattasse di un fatto meramente occasionale, la decisione di informarne lo Sportello Polifunzionale del Comune di Ravenna, affinché fosse utile compiere le eventuali verifiche ambientali e gli interventi di competenza della parte pubblica. Il Comune ha indirizzato, con diversi passaggi, la segnalazione ai servizi Veterinario e Igiene pubblica dell’AUSL Romagna e ad ARPAE,  Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale. La risposta, che ha esteso la portata dell’evento a tutta la costa ravennate, redatta  dal dott. Marco Canè, responsabile dell’ARPAE per il distretto di Ravenna, è stata la seguente:

“Nel mese di ottobre 2025 sono giunte a questo servizio, da parte di cittadini ed enti (Capitaneria di Porto e Guardia Costiera di Ravenna), varie segnalazioni di pesci morti, esclusivamente cefali, nelle zone di foce dei fiumi Savio, Bevano, Lamone, Reno e di esemplari, sempre della medesima specie, sul litorale a sud delle foci dei fiumi.

Personale del servizio, attivato dalla Capitaneria di Porto e dai cittadini, ha effettuato verifiche sulla acque nelle prossimità delle foci del Savio e del Reno riscontrando sempre buone condizioni di ossigenazione delle acque. La distribuzione delle segnalazioni, che vanno da nord a sud della costa ravennate, fa pensare a cause non imputabili alla qualità chimica delle acque o a situazioni anossiche. Inoltre, la moria ha interessato solo la specie cefali. Altro dato comune era la taglia di questi pesci, compresa fra i 20 ed i 40 centimetri circa, una buona taglia.

Questo servizio, in contatto con la Capitaneria di Porto e col nucleo Biodiversità dei Carabinieri Forestali di Casalborsetti, ha appreso che sono stati eseguiti due campioni di pesci, uno a cura del servizio Veterinario dell’AUSL Romagna, su richiesta della Capitaneria, nel porto di Ravenna presso la darsena Crociere, ed uno da parte dei Carabinieri di Casalborsetti. Entrambi i campioni sono stati poi inviati presso gli Istituti Zooprofilattici di riferimento per ciascun ente, al fine di accertare, per quanto possibile, la causa delle morti. Questa agenzia non dispone, al momento, degli esiti di questi accertamenti.

Sono note nel passato (anche 2024) morie analoghe, sempre di soli cefali, anche sulle coste marchigiane ed abruzzesi […]”.

Non ci sono, al momento, ragioni per temere che si tratti di un fenomeno particolarmente allarmante. Appare tuttavia opportuno che il servizio Tutela Ambiente e Territorio di questo Comune tenga i contatti, oltreché con ARPAE, con la Capitaneria di Porto e coi Carabinieri Forestali di Casalborsetti, nucleo Biodiversità, per monitorare lo svolgimento delle verifiche in corso e collaborare, se risultasse necessario, con gli interventi di competenza dell’amministrazione comunale, in ogni caso informando a dovere l’opinione pubblica.

Chiedo dunque al sindaco, in quanto titolare, per la comunità locale, dei provvedimenti di urgenza per emergenze sanitarie o di igiene pubblica, se condivida questa indicazione.”