Era stato annunciato già lo scorso anno, ma l’emergenza sanitaria aveva costretto a un rinvio. Nella mattina di lunedì 8 marzo, al Palazzo del Quirinale si sono tenute le celebrazioni ufficiali della Giornata Internazionale della Donna. In quest’occasione, il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha conferito il premio alle scuole vincitrici del concorso nazionale “Con rispetto. Educando” alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Il concorso, giunto alla sua quattordicesima edizione e promosso annualmente dal Ministero dell’Istruzione, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, è rivolto a tutte le scuole, con l’obiettivo di promuovere l’approfondimento e la riflessione sull’educazione al rispetto nelle relazioni private, nei luoghi di lavoro e in tutti gli spazi di vita, a ventisei anni dalla Conferenza mondiale sulle donne di Pechino.

Tra le scuole premiate c’è l’Istituto Tecnico Oriani, con l’ex studente Pietro Tabanelli, faentino e diplomatosi nello scorso anno, classificatosi al 2° posto nella classifica del Concorso. Lo studente, accompagnato dalla presenza di un suo ex docente dell’indirizzo Grafico e del Dirigente Scolastico Fabio Gramellini, era in collegamento e, durante l’evento, ha assistito alla proiezione di un video con le opere vincitrici e con alcuni pensieri sui lavori svolti dalle studentesse e dagli studenti.

«Vissi storie, non di violenza, non di abusi ma di amore, vere e proprie storie d’amore». Sono queste le parole che Pietro dedica a tutte le donne della sua città, oggi ferita e scossa da efferati fatti di cronaca che vede vittima una donna: parole che commentano, piene di emozione, non solo l’importante riconoscimento ottenuto ma anche la motivazione che la commissione, composta da rappresentanti indicati dal MIUR e dalla Presidenza della Repubblica, ha elaborato nei confronti di una composizione letteraria inedita dal titolo “Beautiful”, che «rende con efficacia – si legge – il disagio e le contraddizioni esistenziali e sociali che possono accompagnare la relazione uomo-donna, laddove non sia ispirata consapevolmente alla cultura del rispetto».

«Tremo, tremo di te dentro queste quattro mura / cercavo un uomo non un mostro che mi facesse paura»: questi i versi più vibranti e profondi, in «forma di dialogo a due voci maschile e femminile», che si connotano «in modo originale ed efficace sul piano comunicativo».

Tabanelli ha dato prova di grande sensibilità per un tema assai delicato e così attuale, «spinto a pensare, a sforzarmi di immaginare ‒ conclude lo studente commentando a caldo le parole del Presidente della Repubblica ‒ cosa fosse per me quel sentimento così intimo e folle, spinto ad immedesimarmi in un’emozione che può farsi malata, oscura e contraddittoria».