Il sindaco Davide Ranalli ha deposto una corona al monumento al 1° Jaipur Infantry all’angolo tra via Mentana e viale Europa. Il monumento è dedicato ai soldati indiani, i primi che entrarono in città quel dieci aprile 1945 dopo aspri combattimenti sul fiume Senio che costarono la vita a molti di loro.
Con il gonfalone del Comune di Lugo, medaglia di bronzo al valor militare, erano presenti i rappresentanti della Forze dell’Ordine, le associazioni combattentistiche e d’arma, l’ANPI.
Alla cerimonia ha partecipato anche Dhruv Ratti, ingegnere chimico di origine indiana che vive in Italia da dieci anni. Al termine, Ratti ha voluto accendere dei bastoncini di incenso “per dare pace a chi è morto in guerra”. L’ingegnere Ratti sta svolgendo un personale approfondimento sulla partecipazione dei soldati indiani alle fasi della Liberazione in Italia.
” In queste settimane è tornato un conflitto nel cuore dell’Europa – ha detto il Sindaco – . Stiamo vedendo immagini che ci riportano indietro di 70 anni. In questa giornata, con il linguaggio della verità e non con quello del rancore, noi dobbiamo testimoniare che solo attraverso la libertà dei popoli si può costruire una pace lunga e duratura, una pace vera. La pace non è solo assenza di guerra ma quando si creano le condizioni perché essa si radichi nel cuore delle persone”.
Il sindaco ha ricordato il sacrificio di un popolo, quello indiano, che si è messo a disposizione di un altro popolo, quello italiano e quello di Lugo.