Il Festival Internazionale dei Burattini e delle Figure Arrivano dal Mare!, tra i più longevi festival interamente dedicati al Teatro di Figura in Italia e nel mondo, giunge alla sua 48ª edizione con il titolo Di cosa parliamo quando parliamo d’amore, citazione del poeta e scrittore americano Raymond Carver che intende porre nuovamente al centro dell’attenzione e del dibattito artistico e politico le tematiche dell’accessibilità, dell’inclusività e della coabitazione pacifica tra comunità e culture.  

La manifestazione, da anni appuntamento immancabile per artisti, operatori e spettatori, si svolgerà dal 19 al 28 maggio a Ravenna e nei comuni di Gambettola, Longiano e Gatteo, con un’ampia proposta di spettacoli per il pubblico adulto e delle famiglie, incontri, mostre, laboratori. La Direzione Artistica del Festival è a cura di Roberta Colombo, Andrea Monticelli e Mauro Monticelli – Teatro del Drago/Famiglia d’Arte Monticelli di Ravenna in collaborazione con i comuni ospitanti, la Regione Emilia-Romagna, il Ministero della Cultura

«Il Festival Arrivano dal mare – afferma l’assessore alla Cultura del Comune di Ravenna Fabio Sbaraglia – di edizione in edizione è cresciuto diventando sempre più ricco e partecipato e si avvia in gran forma verso il traguardo del 50° anno di attività. Si tratta di un evento di cui siamo molto orgogliosi così come siamo soddisfatti del tema scelto quest’anno su inclusività e confronto come radici del vivere quotidiano improntate alla tolleranza e all’amore. I burattini e il teatro di figura sono antichissimi, da sempre catturano l’attenzione e la fantasia di grandi e piccoli e sono un importante e autorevole vettore educativo e didattico, in grado di far riflettere divertendo tutte le generazioni».

Di cosa parliamo quando parliamo d’amore…

…un pensiero che ha caratterizzato questo ultimo anno di riflessioni artistiche. Cosa significa parlare d’amore, attraverso l’arte, in un mondo dominato da parole come “guerra”, “emergenza”, “crisi”, “estinzione”? Quale può essere il ruolo dell’arte, del teatro e, nel suo piccolo, del teatro di figura in questo discorso? Il Festival di quest’anno tenta di porre l’accento sul tema dell’inclusività e del confronto come radici imprescindibili del convivere quotidiano e pacifico, e tenta di farlo tramite un programma tra i più ricchi ed eterogenei, capace di mettere in relazione mondi artistici differenti non soltanto come linguaggi ma anche come generazioni. Questa edizione del Festival, infatti, vede rappresentate tutte le tecniche tradizionali del Teatro di Figura italiano e non solo: i burattini, le marionette, i pupi siciliani e le guarattelle napoletane. Al contempo, hanno nel programma una rappresentanza d’eccellenza anche il teatro d’ombre, il teatro degli oggetti, il teatro su nero, e in generale il panorama più contemporaneo di questo mondo teatrale. Il confronto tra questi linguaggi, però, non si svolge in una dinamica oppositiva tra nuovo e antico, tra sperimentale e tradizionale, bensì interseca questi elementi mettendo in dialogo generazioni differenti. E così, una tecnica come quella dei burattini tradizionali passa ora dalle mani di una famiglia storica come quella del Gran Teatro Burattini Niemen a quelle del giovanissimo Valerio Saccà, nuovo rappresentante della maschera lombarda del Meneghino; fino all’esperienza della burattinaia spagnola Paz Tatay, che aprirà il confronto ad una tradizione europea del teatro di figura. il linguaggio delle ombre si propone ora nella storica veste del Teatro Gioco Vita, eccellenza riconosciuta a livello internazionale, ora in quella della più contemporanea ed emergente compagnia Unterwasser. Anche le tematiche risultano trasversali: la guerra, la brutalità della guerra, abiterà la scena degli oggetti “ready-made” dell’israeliano Ariel Doron così come la baracca del burattinaio parmigiano Patrizio Dall’Argine. Infine, il tentativo di “includere” nel più ampio senso possibile, toccherà i temi più delicati della disabilità con il progetto internazionale Sixth Sense Theatre, ma si concretizzerà anche in un pensiero più ampio e radicale e nel tentativo di aprire gli spazi più o meno teatrali ad un vero e proprio tout public, capace di accogliere generazioni di spettatori differenti, senza separazioni nette tra target ed etichette. Un teatro di tutti e per tutti, questa è la nostra idea di amore per questo Festival. 

Il Festival – Gli spettacoli

Gli ospiti internazionali

Anche quest’anno il Festival si è impegnato nel creare un palinsesto che potesse proporre eccellenze provenienti dall’estero, con una rappresentanza di sei differenti Paesi. La franco-spagnola Compagnie Pelele, rappresentata dalla burattinaia Paz Tatay, che porterà in scena uno dei suoi cavalli di battaglia, La muerte de Don Cristobal, a Gambettola e Ravenna. Altra eccellenza nel panorama internazionale, la belga Tof Théâtre di Alain Moreau, in doppia replica a Ravenna lunedì 22 maggio con Dans L’Atelier. Tra gli ospiti principali del Festival, l’artista israeliano Ariel Doron. maestro del teatro d’oggetti internazionale che terrà al Festival una masterclass su questo tema (dal 22 al 24 maggio alla Casa delle Culture di Ravenna, info e iscrizioni al sito www.arrivanodalmare.it) e sarà in scena giovedì 26 maggio alle Artificerie Almagià con Plastic Heroes, spettacolo visionario di teatro d’oggetti per il pubblico adulto che vanta numerosi anni di tournée in tutto il mondo e che affronta con irriverenza il tema della guerra. In scena alle Artificerie Almagià dal 25 al 27 maggio anche il macedone Alex Mihajlovski, anche detto “Barti” dal nome della sofisticata marionetta che l’ha reso celebre in tutto il mondo in venti formidabili anni di tournée. Infine, sarà allestita presso il MAR Museo d’arte della città di Ravenna dal 25 al 27 maggio la mostra interattiva in realtà virtuale Puppets 4.0 – Museo senza mura, innovativa esperienza di esposizione interamente digitale sul mondo del teatro di figura ideata dalla direttrice del Festival  Fidena  di Bochum (Germania) Annette Dabs e dalla giovane artista Mareike Gaubitz

Sixth Sense Theatre

Sempre nell’ambito dell’internazionalizzazione, a cui Teatro del Drago e il Festival Arrivano dal Mare! si dedicano con impegno da molti anni, si segnala il progetto Sixth Sense Theatre, percorso di ricerca sul teatro sensoriale e l’inclusività di spettatori non vedenti e ipovedenti a cura della giovanissima artista e ricercatrice ucraina Kateryna Lukianenko. Il progetto, supervisionato dalla rappresentante di UNIMA Internazionale Daria Ivanova e in collaborazione con SAMPO Festival (Finlandia) e Summer Puppet Tier (Slovenia) prevede la realizzazione, a Ravenna, di una masterclass a cura della stessa Lukianenko con gli studenti del corso di formazione per operatore esperto nelle tecniche e nei linguaggi del teatro di figura ANIMATERIA, con un esito aperto al pubblico, in particolare al pubblico con disabilità visiva. Il progetto prevede, inoltre, la traduzione delle ricerche di Lukianenko in italiano e in inglese. Il progetto è vincitore del bando europeo EFFEA European Fund for Emerging Artists

Gli spettacoli per le famiglie

L’attività di spettacolo per le famiglie ricopre, anche quest’anno, un ruolo fondamentale, con una programmazione eterogenea e capace di intercettare tutte le fasce di pubblico, dalla platea dei piccolissimi al vero e proprio tout public. Anche quest’anno una location fondamentale del Festival saranno gli spazi all’aperto: la Rocca Brancaleone a Ravenna, la Piazza Pertini e l’anfiteatro della Biblioteca Comunale di Gambettola, il Rio Parco Budrio di Longiano e Piazza Vesi a Gatteo ospiteranno una programmazione di spettacoli ad ingresso gratuito per bambini e genitori. Gli spettacoli di burattini saranno una vivace testimonianza della vitalità del teatro di figura italiano nel settore delle tradizioni regionali (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Campania) con compagnie di varie generazioni che rappresentano un settore unico al mondo: dalla giovane compagnia milanese di Valerio Saccà, I Burattini Aldrighi con la maschera di Meneghino, al Gran Teatro Burattini Niemen, storica famiglia d’arte vercellese con Gianduja, la romagnola Bottega delle Favole-Famiglia Maletti, e ancora Giorgio Gabrielli, Ivano Rota, Bambabambin e Zanubrio Marionette. Fra gli spettacoli di figura di taglio innovativo e sperimentale, La compagnia della settimana dopo con Area52 in Piazza Vesi a Gatteo.

Abiterà le vie del centro di Gambettola domenica 21 maggio la parata Fish Parade, Progetto al suo debutto dell’italo-giapponese Studio Ta-daa! di Michele Cafaggi e  Izumi Fujiwara con la partecipazione della scuola primaria G. Pascoli e del corpo bandistico “Città di Gambettola”.

Un nuovo spazio per questa edizione del Festival sarà, grazie alla collaborazione con Casa Fellini, lo chapiteau “Petit Cabaret” che ospiterà spettacoli e feste nel week end dal 19 al 21 maggio fra cui la festa dedicata ai 30 anni del Fulesta Sergio Diotti e il giovanissimo Collettivo Komorebi di Erika Salamone con lo spettacolo per le famiglie Happy B-Day to Me

Una parte fondamentale della programmazione per le famiglie si svolgerà anche al chiuso, presso il Teatro Comunale di Gambettola, le Artificerie Almagià e il Teatro Rasi di Ravenna, con almeno un appuntamento pomeridiano ogni giorno dal 21 al 27 maggio e alcuni appuntamenti in serale. Ospiti tra le più importanti compagnie di figura italiane per le nuove generazioni, in scena con spettacoli di lungo corso così come nuove produzioni; tra queste, segnaliamo l’umbra Fontemaggiore con la nuova produzione di Marco Lucci e Gigio Brunello, Cracrà Punk; la giovane Drogheria Rebelot con lo spettacolo di teatro d’ombre e teatro su nero Caro Lupo; Ravenna Teatro/Drammatico Vegetale, fondamentali partner e interlocutori del Festival con il riallestimento dello storico Viaggio in Aereo; Teatro Gioco Vita con la nuova produzione Poco più in là; la sarda Is Mascareddas con il nuovo Sig.ra Rossetta, rivisitazione dell’intramontabile fiaba di Cappuccetto Rosso; la Compagnia Vladimiro Strinati con il nuovo spettacolo La maschera di ferro; Teatro del Drago con il suo spettacolo cult che ormai vanta più di millecinquecento repliche in tutto il mondo, Pinocchio; il Maestro Bruno Leone e la giovane OfficinaCommedia per una mattina interamente dedicata al personaggio italiano più famoso al mondo: Pulcinella

Si segnalano, inoltre, due appuntamenti davvero per tutti e di grande rilievo per il Festival: il primo con la storica Compagnia Marionettistica Carlo Colla & Figli, principale rappresentante italiana della tradizione delle marionette a filo ospite a Ravenna dopo la tournée al Teatro d’Opera di Montecarlo e in partenza per Salisburgo con lo spettacolo Teste di legno, da un’idea del grande maestro Eugenio Monti Colla; e, altro ospite caro al Festival e al mondo dell’arte, Mimmo Cuticchio e l’Associazione Figli d’Arte Cuticchio con lo spettacolo di Opera dei Pupi La pazzia di Orlando. Ovvero il meraviglioso viaggio di Astolfo sulla Luna tratto da antichi canovacci. Due compagnie che, insieme alla padrona di casa Teatro del Drago e ad altri ospiti di rilievo come Teatro Gioco Vita, Bruno Leone e la compagnia Niemen, testimoniano, nel programma del Festival, sia la migliore tradizione italiana che la sperimentazione storica nel campo del teatro di figura. 

Gli spettacoli per le scuole

Alcuni appuntamenti del Festival, in matinée, saranno riservati al pubblico delle scuole di Ravenna, Gambettola e Longiano: è il caso del All’InCirco, che incontrerà le scuole materne di Longiano con Storie appese a un filo; di Drogheria Rebelot; di Ravenna Teatro/Drammatico Vegetale; della Compagnia Vladimiro Strinati; della drammaturga, scenografa e costumista Premio Ubu Emanuela Dall’Aglio con Once upon a time. Il museo della fiaba e altri. Il Festival ospiterà, inoltre, il parmigiano Teatro Medico Ipnotico di Patrizio Dall’Argine con A Togliere, progetto inedito dedicato agli studenti delle scuole superiori.

Gli spettacoli per adulti

Tra le prerogative del Festival Arrivano dal Mare! è quella di sostenere un Teatro di Figura che non soltanto si dedichi al teatro ragazzi o al pubblico delle famiglie, bensì che sappia farsi linguaggio e mezzo teatrale anche per un pubblico adolescente e adulto. In questo senso sono diversi gli appuntamenti che il Festival ospiterà, in serale, presso le Artificerie Almagià e il Teatro Rasi a Ravenna e il Teatro Comunale di Gambettola, tra cui numerose nuove produzioni. È il caso dei veneti Paolo Papparotto e L’Aprisogni, con lo spettacolo Pantalone Memento Mori. Al pubblico adulto saranno anche dedicati lo spettacolo Plastic Heroes dell’israeliano Ariel Doron e i tre appuntamenti che intercettano le forme più contemporanee della ricerca nell’ambito del teatro di figura: il gruppo romano Unterwasser con l’ultimo spettacolo Untold; l’artista di fama internazionale Marta Cuscunà, che presenterà il nuovo progetto Medium, e Hombre Collettivo, con la nuova produzione Alle Armi. Tre gruppi giovani ma che hanno già saputo ritagliarsi uno spazio importante nel teatro contemporaneo italiano. 

Si segnala, infine, l’anteprima di Drone Tragico: un volo sull’Orestea da Eschilo a Pasolini, progetto di teatro multimediale a cura della rinomata Teatrino Giullare, che sarà allestito in anteprima presso il Planetario di Ravenna. 

Il Festival – Le mostre e gli incontri

Anche quest’anno il programma degli spettacoli sarà accompagnato da una programmazione parallela di incontri e l’allestimento di quattro esposizioni. 

Alla Stazione degli Artisti di Gambettola saranno allestite, per tutto il periodo del Festival, le mostre Buratto, fili, bastoni, una raccolta di materiali della collezione Zanella/Pasqualini provenienti dalle più importanti famiglie d’arte italiane di burattinai, marionettisti e pupari, e L’Emilia-Romagna dei Burattini: Fagiolino e Sandrone, esposizione a cura della ReTeFì – Rete dei Musei di Teatro di Figura dell’Emilia-Romagna che racconta i due protagonisti indiscussi della baracca emiliano-romagnola con una selezione di pezzi provenienti dagli otto musei della rete. 

Per le strade di Gambettola, invece, nelle vetrine dei negozi sarà possibile “visitare” la mostra Marionette in vetrina, a cura di Gianluca Palma.  

Infine, sarà allestita presso il MAR Museo d’arte della città di Ravenna dal 25 al 27 maggio la mostra interattiva in realtà virtuale Puppets 4.0 – Museo senza mura, innovativa esperienza di esposizione interamente digitale sul mondo del teatro di figura curata dalle tedesche Annette Dabs and Mareike Gaubitz

A Ravenna, luogo di incontri e visite sarà il Museo La casa delle Marionette, che ospita la Collezione Monticelli e dal 2021 fa parte del Sistema Museale Nazionale e dal 2020 coordinatore di ReTeFì. Tra gli incontri, si segnalano la tavola rotonda I Burattini patrimonio dell’UNESCO, a cura di UNIMA Italia; le presentazioni dei libri Orchi, antropofagi e macellai. Storie varie per bambini succulenti di Alfonso Cipolla, Il poeta d’oro. Il gran teatro immaginario di Giuliano Scabia di Massimo Marino e Le guarattelle, di Bruno Leone e, in collaborazione con Scrittura Festival, La pietra oscura di Marco Balliani

La direzione artistica e organizzativa del Festival è a cura di Teatro del Drago/Famiglia d’Arte Monticelli. Il Festival si svolge con il contributo degli assessorati alla cultura dei comuni di Ravenna, Gambettola, Longiano e Gatteo, della Regione Emilia-Romagna, del MIC Ministero della Cultura. Si svolge in collaborazione con Ravenna Teatro, Rete di Associazioni Almagià, Istituzione Biblioteca Classense, MAR Museo d’Arte della Città di Ravenna, Il Planetario di Ravenna, Akâmì, CittAttiva, Casa delle Culture, ScrittuRa Festival,  Ve.Ra – La Velostazione di Ravenna, Autorità Portuale di Ravenna, Cooperativa Portuale Ravenna, Associazione Circuiti Dinamici, Casa Fellini Centro di residenza per il Teatro, il Cinema e le Arti Circensi, P.A.C. Polo Artistico CreAttivo – Ex Macello Gambettola, Associazione La Casa delle Marionette, ReTeFì. Con il patrocinio di UNIMA Italia, ATF/Agis, Italiafestival.