Il 16 ottobre scorso, Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna, riprendendo una propria interrogazione al sindaco del 1° settembre, aveva inoltrato allo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) del Comune una formale Osservazione avverso le “Richieste di autorizzazione per la installazione di singolo impianto fisso per telefonia mobile in via del Mugello 8/A Ravenna frazione Prima Ravenna” presentate da Iliad Italia spa.

Nel frattempo, era stata avviata, sullo stesso tema, una raccolta firme su una petizione, rivolta al sindaco, intitolata: “Nuovo impianto di telefonia cellulare vicinissimo ad un altro. Contrasta col regolamento comunale”, primo firmatario Antonio Amoroso, consigliere di Lista per Ravenna nell’Area del Centro Urbano.

«Entrambi i documenti si appellavano al regolamento comunale sugli impianti di telefonia mobile cellulare, approvato nel marzo 2001» spiega Alvaro Ancisi «e tuttora vigente in materia di singole installazioni, richiamandone gli obiettivi di “assicurare il corretto insediamento urbanistico, garantire l’attuazione, nell’installazione degli impianti diretti alla diffusione del segnale radio per la telefonia cellulare, del principio della cautela, della minimizzazione dei valori di campo elettromagnetico”. Fermo restando “ogni accertamento volto a perseguire, in generale, i suddetti obiettivi”, avevano però sottolineato come “un’altra Stazione Radio Base fosse ubicata in via Versilia 19, alla distanza in linea d’aria da via del Mugello 8/a di appena 140 metri circa”».

«Il 29 ottobre, il Comune di Ravenna ha però negato l’autorizzazione ad attivare l’impianto. L’analisi delle planimetrie di progetto e le specifiche e puntuali valutazioni effettuate dall’Agenzia Regionale Prevenzione Ambiente Energia (ARPAE) avevano infatti valutato come su alcune porzioni di taluni edifici abitativi interessati alle emissioni elettromagnetiche dell’impianto venisse superato il valore di attenzione/obiettivo di qualità dei 6 V/m. Non avendo Iliad presentato nessuna osservazione in merito, entro il termine previsto dalla normativa, il procedimento era stato concluso negativamente».

Il 13 novembre Iliad ha però ripresentato un nuova richiesta di autorizzazione per lo stesso impianto, sempre in via del Mugello 8a. Cosicché la petizione è stata portata avanti e presentata il 17 dicembre in Comune, con le firme di 375 residenti del quartiere interessato

«Ho presentato al SUAP, il 22 dicembre, una nuova Osservazione» aggiunge Ancisi «analoga alla prima, aggiungendo che, qualora l’istanza di Iliad fosse identica alla prima, non si dovrebbe proseguire nel dar corso al nuovo procedimento, secondo i princìpi del ne bis in idem ( “non due volte per la medesima cosa”) e dell’economia degli atti, ai quali la pubblica amministrazione deve attenersi».