“Quanto sta accadendo attorno alla nostra piscina comunale non é altro che l’ennesima dimostrazione dell’incapacità della Giunta de Pascale nel gestire il Comune di Ravenna.

Le pessime condizioni in cui versa oggi l’impianto natatorio comunale sono un sonoro schiaffo in faccia ai ravennati.

Il fatto di non avere previsto per tempo le risorse comunali necessarie per la ristrutturazione dell’impianto natatorio comunale é indice di irresponsabilità e di gravissima colpa.

É di questi giorni, poi, la notizia della proposta di finanza di progetto della coop rossa Ar.Co lavori. Proposta che a nostro avviso va rifiutata e rispedita al mittente.

Il perché é presto detto: il progetto approvato dalla Giunta Comunale che prevede un investimento di circa 13 milioni di euro, impegna il Comune ad erogare 12.500.000 in 25 anni.

E questo nulla c’entra con le logiche di un “project financing”!

Se si considera, poi, che in questi anni il Comune ha erogato la bellezza di 6 Milioni di euro a favore dell’attuale gestore, viene da dire che con oltre 18 Milioni totali usciti dalle casse comunali, si sarebbe potuto realizzare uno degli impianti natatori più all’avanguardia d’Italia, anziché tenersi la vecchia piscina comunale ristrutturata.

D’altra parte se é il Comune che paga l’investimento totale per il nuovo impianto, il rischio imprenditoriale del proponente Ar.Co Lavori, previsto dal “project financing”, dov’è?

Inoltre, Con il preventivato aumento delle tariffe applicate ai ravennati, inoltre, Ar.Co Lavori avrà in breve utili fuori dalla media e garantiti.

Se la volontà dell’amministrazione de Pascale é quella di sostenere interamente i costi di rifacimento dell’impianto natatorio, converrebbe, allora, che il Comune contraesse un mutuo a copertura dei lavori per poi affidare la gestione della piscina, tramite bando al quale possano partecipare anche le società sportive, ad un soggetto privato che riconosca allo stesso un congruo canone annuo di utilizzo.

Considerando che i lavori di intervento, come detto, non sono stati inseriti nel Piano triennale degli investimenti unitamente al fatto che l’istruttoria relativa alla proposta di Ar.Co. lavori é durata – incredibilmente – 7 mesi, viene facile pensare che questa non sia una situazione figlia del caso.

Giova ricordare che Ar.co lavori é una coop rossa che vanta ottime relazioni politiche col Pd: ne é la prova il fatto che abbia finanziato la campagna elettorale 2016 dell’allora candidato a Sindaco Pd de Pascale, con 4.000 euro di contributo.

In tempi recenti lo stesso Ar.Co. lavori ha partecipato alla gara d’appalto per la manutenzione, la riqualificazione ed i servizi del patrimonio immobiliare gestito da Acer Ravenna, per un valore di 25 Milioni di euro. Non essendosela aggiudicata ha presentato reclamo contro il primo aggiudicatario, la Manelli Srl. ottenendo, guarda caso, l’esclusione del vincitore e l’assegnazione del contratto.

Peccato però che Il Consiglio di Stato abbia, fortunatamente, fatto giustizia dando ragione alla Manelli Srl e delegittimando l’accoglimento del reclamo deciso da Acer.

La politica in questo caso ha dovuto soccombere rispetto alla giustizia.

Tornando alla questione della piscina, poiché la proposta avanzata da Ar.Co. lavori é palesemente non conveniente per il Comune dal punto di vista economico, diffidiamo il Sindaco Michele de Pascale a proseguire in questo senso e ad accendere, al più presto, un mutuo presso il Credito Sportivo, la Cassa depositi e prestiti o un istituto bancario al fine di reperire le risorse economiche necessarie.

Perché dopo i ritardi colossali di avvio del progetto non é accettabile che il Comune ci rimetta e che i cittadini debbano pagare di più per accedere alla piscina . Sarebbe come aggiungere al danno anche la beffa.

Per impedire tutto questo, stiamo presentando una mozione che impegni il Comune a proseguire nel solco del “project financing”, come abbiamo proposto dall’inizio, ma rispettando i criteri che questo strumento prevede”.