12/05/2018 – Welfare, sanità, serviziAlessandro Del Carlo è stato eletto presidente dell’Associazione nazionale pensionati di Cia-Agricoltori Italiani dalla VII Assemblea elettiva “Presente e futuro della filiera del Welfare”, riunitasi a Ravenna il 10 e 11 maggio e composta da 164 delegati, in rappresentanza dei 400 mila iscritti dell’organizzazione in tutta Italia. Del Carlo, con esperienza trentennale nella Cia, ha specificato “porrò al centro di questo mandato, con attenzione particolare alle aree rurali, tre ambiti fondamentali: pensioni, sanità e servizi, confermando l’impegno di Anp-Cia a tutela di valori quali la dignità e l’uguaglianza, i diritti e il ruolo sociale dell’anziano”. Sono stati anche i temi al centro della tavola rotonda, che ha visto confrontarsi Vincenzo Brocco, presidente uscente dell’Anp nazionale; il presidente nazionale Cia Dino Scanavino; la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Elisabetta Gualmini; il direttore generale dell’Ausl Romagna Marcello Tonini; il vicepresidente nazionale Legacoopsociali Alberto Alberani; il coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato – Cittadinanzattiva Tonino Aceti. Superare le differenze fra i sistemi sanitari regionali, prendere come guida le buone pratiche delle regioni virtuose, fare in modo che la Sanità sia meno distante dalle persone e che sia possibile la cura di ogni cittadino nel Paese sono fra gli elementi sottolineati dai relatori. Necessità di fare rete, equità e servizi di qualità proprio là dove ci sono situazioni di fragilità, siano esse espressione di persone anziane, giovani o bambini con risposte che tengano insieme sanitario e sociale, come ha sottolineato la Gualmini. Tonini si è soffermato sulla tematica della cronicità e sull’esigenza che la Sanità si adatti a questa realtà e la prenda in carico. Ciò sottende la modifica dell’organizzazione dei servizi sanitari, operazione complessa che richiede una riflessione profonda e seria, più facile a dirsi che a farsi. Alberani ha messo in evidenza la necessità di una nuova co-progettazione di servizi perché le persone con bisogno di aiuto si auto organizzano: servono innovazione e nuove forme di sperimentazione. Per Alberani il settore primario, con l’agricoltura sociale, è un ambito che può avere un ruolo fondamentale in questo. Aceti, ricordando fra le altre cose che il Sistema Sanitario Nazionale quest’anno compie 40 anni, lo ha definito strumento di coesione sociale, bene comune, conquista di uno strumento di garanzia. Cia e Anp nella due giorni ravennate hanno posto con forza l’attenzione alle aree rurali, alle persone che vivono nella dorsale appenninica, “tutti custodi del territorio dal punto di vista sociale, ambientale e paesaggistico – hanno sottolineato Danilo Misirocchi, presidente Cia Romagna, e Scanavino presidente Cia nazionale – La Cia e le associazioni di persone del sistema della Confederazione (anziani, giovani, donne) – devono parlare di questa parte d’Italia e fare accendere su di essa i riflettori della politica per garantire la permanenza e la vita di queste comunità”.