14/04/2018 – Presentata a Ravenna la Romagna Visit Card 2018, un’opportunità per il turista che vuole conoscere la cultura e non solo in Romagna. Ha fatto il suo esordio nel weekend di Pasqua, la Romagna Visit Card 2018, card turistica che ha accolto i primi turisti giunti a Ravenna, ma anche a Forlì-Cesena, Rimini e Ferrara con la sua offerta completa e integrata che è arrivata quest’anno a includere oltre 130 siti turistici all’interno della Destinazione Romagna. Per 55 di questi, garantisce l’ingresso gratuito a bellezze locali di varia natura (artistica, culturale…), mentre sono 70 le altre strutture del circuito per le quali sono previsti sconti (fino al 50%) o altre forme di agevolazioni: tutte insieme vanno a comporre un pacchetto che, a fronte dei 17 Euro del costo (invariato rispetto al 2017) della card, permette un risparmio di circa 280 Euro (rispetto all’acquisto dei corrispondenti biglietti a prezzo intero di tutti i siti convenzionati). L’offerta a disposizione di visitatori e residenti spazia come sempre tra cultura, natura, benessere, accoglienza, divertimento, altre agevolazioni ed omaggi, tutto in un unico strumento di estrema comodità, poiché esiste sia in formato digitale, da portare sempre con sé sul proprio smartphone, oppure nella tradizionale forma cartacea (acquistabile in circa 70 punti vendita). A Ravenna e dintorni, punte di diamante dell’offerta, tra i siti ad entrata gratuita, si confermano i patrimoni Unesco della Basilica di Sant’Apollinare in Classe e del Mausoleo di Teodorico, ma anche la Domus dei Tappeti di Pietra, Cripta Rasponi e Giardini Pensili, le collezioni permanenti del MAR Museo d’Arte della Città di Ravenna, il Museo Nazionale, TAMO, la Casa delle Marionette e il Museo NatuRA a Sant’Alberto. Non solo, a pochi chilometri di distanza, i titolari della card hanno la possibilità di visitare gratuitamente anche la straordinaria mostra “L’Eterno e il Tempo tra Michelangelo e Caravaggio”, allestita ai Musei San Domenico di Forlì, il Museo Delta Antico a Comacchio, la Biblioteca Malatestiana di Cesena, ma anche il MIC Museo Internazionale delle Ceramiche, il neoclassico Palazzo Milzetti e il Museo Carlo Zauli a Faenza, la Domus del Chirurgo e il Museo della Città di Rimini, il Museo della Marineria di Cesenatico, MUSA, Museo del Sale di Cervia e tanti altri. Il circuito dei siti ad ingresso ridotto include, nel Ravennate, l’Antico Porto di Classe e il Planetario, ma anche l’Abbazia di Pomposa e la Rocca Malatestiana di Cesena insieme ad eventi culturali (Ravenna Festival, Ravenna Nightmare Film Fest), spettacoli in cartellone nei principali teatri romagnoli (“Alighieri” di Ravenna e il programma comico del “Diego Fabbri” di Forlì), parchi di divertimento ed attrazioni (CerviAvventura, il Labirinto Dedalo di Savio, lo Skydive Pull Out di Ravenna, fino ad Aquafan e Oltremare di Riccione, Acquario di Cattolica e Indiana Park della Fratta) e stabilimenti termali (Punta Marina, ma anche Cervia e Riolo Terme, oltre a Bagno di Romagna, Castrocaro, Fratta Terme, Riccione e Rimini). Per chi desidera immergersi nel verde e nella quiete della natura, la card offre la possibilità di accedere, con agevolazioni e omaggi, alla Casa delle Farfalle di Milano Marittima, alle escursioni organizzate da Cervia Turismo, al cammino di Sant’Antonio (dal Parco del Carnè fino a La Verna), a quello della via Romea Germanica (ad esempio da Casal Borsetti a Ravenna, fino a Bagno di Romagna) e a quello di San Vicinio (sulle colline cesenati con arrivo e partenza da Sarsina). Per favorire gli spostamenti tra le differenti località, la Romagna Visit Card 2018 propone il Romagna Smart Pass di Start Romagna (durata 3 o 7 giorni) oltre ad uno sconto per chi utilizza il Wild Bus, il divertente mezzo che percorre il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, alla scoperta del patrimonio Unesco della Riserva di Sasso Fratino. Anche nel 2017 i siti turistici di Ravenna e Provincia si sono confermati quelli più visitati dai titolari della card, con oltre la metà (54%) degli accessi complessivamente registrati: in particolare il primato va alla Domus dei Tappeti di Pietra, seguita da Mausoleo di Teodorico, Basilica di Sant’Apollinare in Classe e Museo Nazionale. Davanti a loro, solo la Mostra “Art Decò. Gli anni ruggenti in Italia”, allestita ai Musei San Domenico di Forlì, riconosciuto polo di attrazione nazionale e non solo. In media, la card è stata utilizzata da chi l’ha acquistata per l’accesso a 3 differenti luoghi del circuito (+0,5 rispetto al 2016), a riprova che è una risorsa utile per visitare più volte il territorio; la maggiore frequenza di utilizzo è risultata in corrispondenza dei mesi di Aprile, Maggio e Ottobre, a sostegno di un turismo che si mostra maturo e ben avviato verso la destagionalizzazione. Nata per volontà delle Amministrazioni provinciali con la compartecipazione di APT Servizi Emilia Romagna ed il patrocinio del Polo Museale dell’Emilia Romagna, la card rappresenta uno strumento strategico anche per gli IAT–UIT della regione, che possono offrire un’allettante opportunità per i turisti in visita nel territorio. Non solo, la card è la soluzione ideale anche per i residenti in Romagna, che possono approfittarne per andare alla scoperta dei tesori meno noti. Tra l’altro, già dall’inizio del 2017 la Romagna Visit Card ha incluso nel proprio circuito il territorio ferrarese, in anticipo rispetto alla nascita della Destinazione Romagna.