21/04/2018 – Una donna in manette, il suo complice in fuga e quasi 750 grammi di cocaina purissima trovata nel “covo” degli spacciatori. È il bilancio dell’ultima operazione dei Carabinieri della Compagnia manfreda che hanno eseguito il più grosso sequestro di cocaina degli ultimi anni nel faentino. È finita con il classico blitz, in due abitazioni del centro, l’ultima indagine antidroga dei carabinieri di Faenza, che hanno smantellato uno dei canali di rifornimento della cocaina più attivi della città. La “centrale” dello spaccio è stata individuata in un condominio in via Dal Pozzo, dove i militari dell’Arma sono rimasti appostati per giorni per verificare la notizia di un gran viavai di persone che entravano ed uscivano da uno degli appartamenti, soprattutto di notte. Nel corso dell’indagine, i carabinieri hanno focalizzato l’attenzione su una coppia di stranieri che certamente abitava nel condominio, anche se entrambi non risultavano residenti in zona. Inoltre i militari avevano notato molti tossicodipendenti noti che spesso si vedevano nei pressi del caseggiato. Dopo aver raccolto un sufficiente numero di indizi grazie agli appostamenti e all’attività di “intelligence” dei carabinieri, il Capitano Cristiano Marella, Comandante della Compagnia di Faenza, insieme a tre carabinieri del nucleo radiomobile, nell’occasione impiegati “in borghese” per passare inosservati, hanno deciso di passare all’azione. Il blitz è scattato lunedì notte, quando i militari, durante l’appostamento, hanno riconosciuto l’ennesimo consumatore di cocaina citofonare al condominio di via Dal Pozzo e poi uscire dopo pochi minuti. La medesima scena si è ripetuta con la stessa persona alcune ore dopo, pertanto dopo aver annotato la targa dell’auto in uso al “visitatore”, il Capitano Marella ha dato ordine ad una delle “gazzelle” dell’Arma di pattuglia per la città di intercettare quell’auto per poi procedere ad un controllo. Quando i carabinieri hanno trovato addosso al conducente una dose di cocaina, hanno acquisito la “prova” che confermava tutti i loro sospetti ed a quel punto, nel cuore della notte, hanno deciso di fare irruzione nell’appartamento di via Dal Pozzo. In casa i militari hanno trovato una donna 30enne originaria dell’Albania, J.L., che, messa alle strette, ha consegnato otto dosi di cocaina già pronte per la vendita, del peso complessivo di circa 10 grammi. La droga si trovava a portata di mano dentro un barattolo sul tavolo della cucina e la 30enne, dopo averla consegnata, ha ripetuto più a volte ai carabinieri di non averne altra in casa, forse auspicando che la questione finisse lì. Gli agenti non le hanno creduto e hanno perquisito accuratamente tutta la casa, recuperando altri 44 grammi di cocaina insieme a due bilancini e materiale per il confezionamento, tra cui una macchina per il sottovuoto. Nello stesso cassetto, sono stati trovati quasi mille euro in contanti e alcuni appunti ritenuti la “contabilità” dell’attività di spaccio. In seguito, la donna è rimasta di stucco quando i carabinieri hanno trovato vicino la cocaina anche la carta d’identità di un suo connazionale corrispondente all’uomo che secondo i militari viveva in quell’abitazione insieme a lei. La 30enne, ha negato tutto raccontando alle forze dell’ordine che quel documento era stato dimenticato da un uomo con il quale aveva avuto un incontro occasionale, ma naturalmente nessuno le ha creduto poiché il titolare di quel documento, durante gli appostamenti, era stato visto pernottare stabilmente in quella casa. La vicenda, però, ha avuto un seguito inaspettato. Infatti, quando la donna è stata portata in caserma, ha tentato maldestramente di disfarsi di un mazzo di chiavi e non ne ha voluto sapere di riferire ai carabinieri il motivo di quel gesto. A quel punto, dopo aver accertato che sui documenti della donna risultava un indirizzo diverso da via Dal Pozzo, i militari hanno deciso di raggiungere quell’abitazione per “provare” le chiavi appena rinvenute, nonostante la 30enne avesse spergiurato di non abitare più da parecchi anni presso quel recapito. L’intuizione dei carabinieri si è rivelata esatta: con quelle chiavi hanno aperto proprio l’appartamento di corso Mazzini indicato sul documento della donna, dove nascosti in una cassettiera hanno trovato due grossi involucri di cocaina pressata e sottovuoto, del peso di quasi settecento grammi, che sommata all’altra droga recuperata in via Dal Pozzo ha portato a un totale di circa 750 grammi di cocaina sequestrata, per un valore sulla “piazza” dello spaccio di circa 100mila euro. Senza dubbio si tratta del più grosso sequestro di “bianca” degli ultimi anni a Faenza. La 30enne, da quel momento in poi, si è chiusa nel silenzio e per lei sono scattate le manette con l’accusa di “spaccio e detenzione illecite di sostanze stupefacenti in concorso”. Il pm che ha seguito l’indagine, Marilù Gattelli, ha disposto di accompagnarla nel carcere femminile di Forlì, misura poi confermata anche dal gip Andrea Galanti, che ha convalidato l’arresto. I carabinieri sono sulle tracce del complice della donna, al momento resosi irreperibile.